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CENERENTOLA

di Kenneth Branagh

cenerentolaCoraggio e gentilezza. Ma anche un pizzico di magia, che non guasta mai. Sono queste le parole d’ordine per la nuova Cenerentola, quella di Kenneth Branagh, che ha incantato il pubblico del Festival di Berlino e ha fatto sognare ad occhi aperti molti ex bambini rendendo omaggio al celebre cartone animato Disney, arrivato sugli schermi il 15 febbraio di sessantacinque anni fa, ma al tempo stesso regalando maggiore complessità e moderne sfaccettature ai personaggi della celebre fiaba dei fratelli Grimm. Il regista ha portato Shakespeare sullo schermo non solo dirigendo “Hamlet” e “Molto rumore per nulla”, ma anche quando si è impegnato a dare nuovo spessore al Thor della Marvel. Anche in questo caso, consapevole che in ogni storia c’è sempre qualche aggancio con il grande drammaturgo inglese, Branagh ha cercato atmosfere e rimandi shakespeariani. Dice il regista: “Come Shakespeare, anche Cenerentola continua a catturare la nostra attenzione e io sono partito proprio dalle ragioni che ci spingono ancora a sorprenderci ed emozionarci davanti a questa storia d’amore, perdita, crudeltà femminile, gelosia. La sfida è stata quella di trovare il tono giusto per evitare la retorica dei sentimenti, senza cedere al cinismo che caratterizza chi nella vita non crede più al lieto fine”. Fedele alla fiaba originale e al film di animazione, Branagh trova persino spazio per i topolini parlanti e per il gatto Lucifero e si concede l’unica grande libertà artistica quando, rubando forse una scena da “La bella addormentata nel bosco”, fa incontrare Cenerentola e il Principe nel bosco, prima del ballo. Lei ignora la sua vera identità e se ne innamora, come a dire che non serve essere di sangue blu per conquistare il cuore di qualcuno, se questo qualcuno sa leggere nel tuo cuore. Le scene mozzafiato? L’apparizione della svagata, esilarante Fata Madrina (interpretata da Helena Bonham Carter), l’arrivo di Cenerentola al ballo nel suo stupefacente abito azzurro e la corsa di mezzanotte sulla carrozza che, a Berlino, ha strappato persino alla platea dei critici un applauso a scena aperta. E se la futura principessa ha il viso dolcissimo e la grazia della neo-star Lily James e Richard Madden veste i panni del principe, un applauso particolare va a Cate Blanchett, strepitosa nei sontuosi, stravaganti abiti della matrigna, Lady Tremaine, ultima di una lunga serie di star a proprio agio nel ruolo di streghe.

* Tra i grandi protagonisti del film ci sono anche le scintillanti scenografie di Dante Ferretti e i costumi di Sandy Powell, che per quanto scomodi – come hanno scherzosamente sottolineato le attrici – sono stati una delle ragioni che le hanno spinte ad accettare i rispettivi ruoli. E se la Powell confessa che la preoccupazione maggiore è stata quella di non deludere le aspettative delle bambine, Branagh aggiunge: «Quando ti accosti a una storia così conosciuta, i rischi sono altissimi. Ma proprio perché quella di Cenerentola è una storia universale, capace di adattarsi a ogni tempo, abbiamo avuto l’opportunità di approfondire alcuni risvolti della vicenda, riflettendo ad esempio sulle sfide della vita, sulla necessità di adattarsi alle circostanze che cambiano continuamente, sulla ricerca della felicità che deve nascere dal nostro cuore e non dal raggiungimento di obiettivi che ci regalano denaro e potere. Cenerentola è una semplice ragazza di campagna, non possiede palazzi, né titoli nobiliari, eppure i suoi sogni diventano realtà».

(Cinderella) REGIA: Kenneth Branagh. SCENEGGIATURA: Chris Weitz, Aline Brosh McKenna, dalla fiaba dei Fratelli Grimm. INTERPRETI: Lily James, Cate Blanchett, Richard Madden, Hayley Atwell, Helena Bonham Carter, Holliday Grainger, Stellan Skarsgård. FOTOGRAFIA: Haris Zambarloukos (Formato: Cinemascope/Colore). MUSICA: Patrick Doyle. PRODUZIONE: Walt Disney Productions. DISTRIBUZIONE: Walt Disney Pictures. GENERE: Fiabesco. ORIGINE: USA. ANNO: 2015. DURATA: 105’. JUNIOR CINEMA: Baby – Teens

 

 

 

 

 

 

 

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