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Il principe abusivo

GENERE: Commedia REGIA: Alessandro Siani SCENEGGIATURA: Alessandro Siani, Fabio Bonifacci ATTORI:  Alessandro Siani, Sarah Felberbaum, Christian De Sica, Serena Autieri, Marco Messeri, Salvatore Misticone, Nello Iorio, Lello Musella, Alan Cappelli Goetz  FOTOGRAFIA: Paolo Carnera MONTAGGIO: Valentina Mariani MUSICHE: Umberto Scipione PRODUZIONE: Cattleya con Rai Cinema DISTRIBUZIONE: 01 Distribution PAESE: Italia 2013 DURATA: 97 Min.

Avete mai visto una fiaba: questo film ve ne offre l’opportunità. Una principessa con il pallino delle opere di beneficenza cerca visibilità sui rotocalchi per poter aumentare le offerte per le sue iniziative, ma ci vuole “la notizia”.  Lo zelante ciambellano organizza una finta storia con un povero,ma deve essere un vero esempio di povertà. Cosa meglio di un napoletano che vive alla giornata (per l’esattezza , che vive a scrocco) ? La storia percorre il classico canovaccio di lui che si accorge della messa in scena e di lei che si innamora veramente. Alla fine tutti vissero felici e contenti.

Come detto , il film è una favola raccontata con garbo da interpreti garbati che mai scendono nel volgare ; lo stesso De Sica che viene dall’ennesimo panettone di “colpi di fulmine” riscatta la sua immagine interpretando il personaggio del ciambellano con discrezione e simpatia. Tutto il film, comunque si basa sulle gags del bravissimo Alessandro Siani che è ad un tempo regista , scenografo ed attore protagonista.
Non disdice nemmeno il balletto di Christian De Sica con Serena Autieri a mo’ di Singin’ in the Rain che sottolinea ancora una volta come creando il giusto contesto, anche ‘trovate’ già sfruttate possono essere gradevoli.

Francamente anche una persona poco propensa all’ilarità non si può trattenere dal ridere in alcuni momenti intrisi di buona comicità; inoltre il personaggio napolitano ,alla Troisi, è assolutamente indicato per rendere quell’atmosfera di sano cabaret di cui il film è intriso.
Possiamo esercitarci in elucubrate letture , ma il messaggio che possiamo dare è che , una volta tanto, si esce dal cinema sereni ed appagati dopo aver spesso sorriso .

Il film , realizzato con i contributi statali , risorte lo scopo di divertire e l’uscita per San Valentino in circa 460 sale in Italia non può che certificare la fiducia dei distributori a che esso sia un prodotto gradito dal grande pubblico : ….e queste persone difficilmente si sbagliano !. 

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