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di Francesco Bruni
 
(Scialla !) REGIA: Francesco Bruni. SCENEGGIATURA: Francesco Bruni. INTERPRETI: Fabrizio Bentivoglio, Barbora Bobulova, Filippo Scicchitano, Vinicio Marchioni. FOTOGRAFIA: Arnaldo Catinari (Formato: Panoramico/Colore). MUSICA: Amir Issaa & Ceasar productions. PRODUZIONE: Beppe Caschetto per IBC Movie in collaborazione con RAI Cinema. DISTRIBUZIONE: 01 Distribution. GENERE: Commedia. ORIGINE: Italia. ANNO: 2011. DURATA: 95′. – (Junior Cinema: Young)
 
Lasciato l’insegnamento per mancanza di stimoli e stanchezza, Bruno si è adattato a scrivere biografie su commissione e a dare ripetizioni a casa. La mamma di Luca, uno dei ragazzi che vanno da lui, ha accettato un lavoro in Africa per sei mesi e gli chiede di tenere il 15enne. Di fronte alle perplessità di Bruno, lei gli rivela che si tratta di suo figlio. L’uomo lo accoglie in casa senza dirgli niente. Nei mesi successivi prende il via una convivenza che dall’incomprensione al reciproco sostegno, passa attraverso mille sfumature…Nel gergo giovanile romano, “Scialla” significa “stai calmo, rilassati”. Cresciuto alla scuola di Age/Scarpelli e Scola, Bruni ha scritto, da solo o con altri, alcuni dei titoli più noti della commedia italiana dal 1991 ad oggi( quelli diretti da Virzì soprattutto).

Esordisce ora dietro la macchina da presa con un copione che affronta il rapporto padre-figlio all’interno prevalente della cornice scolastica. “La scuola -dice Bruni- è una fonte inesauribile di spunti. Nel mio caso poi, visto che il film ha al centro proprio il processo educativo di un ragazzo e il suo rapporto con la cultura, era una tappa obbligata del racconto”. Dentro questi argomenti (così attuali, pressanti, affollati di ‘esperti’ che spesso parlano oltre il necessario), la storia si getta con sguardo misurato e meditato. Bruni lascia che la reciproca comprensione nasca piano, dopo che l’uno e l’altro hanno avuto modo e tempo di esporre ragioni e torti. Senza retorica affrettata né soluzioni pregresse, per arrivare a dire con incisiva semplicità che alla ricerca di armonia tra scuola, famiglia, legalità ognuno può portare un piccolo, significativo contributo. Diretto con scioltezza e affidato a dialoghi degni dei maestri del passato, il film risulta molto coinvolgente ed interessante.

* Nell’esordire alla regia, il livornese Francesco Bruni ha potuto contare su un copione ben scritto e intimamente legato alle sue corde. Ora, la cosa potrebbe sembrare scontata considerato che da oltre vent’anni Bruni lavora proprio come sceneggiatore. Ma il discorso non è così lineare: in verità, capita sovente che gli scrittori passando dietro la macchina da presa tradiscano in qualche modo se stessi. Bruni, no: è un punto a suo favore dal quale ne consegue un altro, e cioè che Scialla è opera personale, motivata. In pratica Scialla è l’ambivalente simbolo di quella difficoltà di comunicazione fra generazioni, che è uno dei temi portanti del film. Nelle cornice di una Roma ritagliata fra liceo, casa, bar, Bruni tesse con umorismo e leggerezza la tela di un rapporto di fiducia e affetto creato giorno dopo giorno fra un padre e un figlio che non sapevano di essere tali e devono conciliarsi con i rispettivi ruoli. Una lode per il lieto fine che non appare forzato, anzi narrativamente ha una sua logica, specie quando si annuncia quasi di riflesso. Altra lode: i due protagonisti, il padre è uno straordinario Fabrizio Bentivoglio, il figlio è l’esordiente Filippo Scicchitano che farà molta strada. Il film si presta molto bene per approfondire il rapporto genitori-figli e per parlare in modo non banale anche di scuola e rapporto studenti-insegnanti.

CLASSIFICAZIONE FILM: YoungTipologia Utilizzo: GENERALE

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