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Sole a catinelleSOLE A CATINELLE

GENERE: Comico, Commedia REGIA: Gennaro Nunziante  SCENEGGIATURA: Checco Zalone, Gennaro Nunziante ATTORI: Checco Zalone, Aurore Erguy, Miriam Dalmazio, Robert Dancs, Valeria Cavalli, Orsetta De Rossi, Ruben Aprea, Matilde Caterina, Stefano Sabelli, Daniela Piperno, Lydia Biondi, Augusto Zucchi, Marco Paolini FOTOGRAFIA: Agostino Castiglioni MONTAGGIO: Pietro Morana MUSICHE: Luca Medici PRODUZIONE: Taodue DISTRIBUZIONE: Medusa Film PAESE: Italia 2013 FORMATO: Colore USCITA CINEMA: 

Ci può essere, ‘metereologicamente,’ parlando qualcosa di meglio di “Una bella giornata” ?  Certo! Un “Sole a catinelle”. E’ stata questa l’idea-scommessa che Checcho Zalone ha fatto con il suo produttore Vasco Valsecchi ; dopo un lavoro di due anni hanno tirato fuori questo film  che ha sbancato tutti il botteghino. Checco dice in una intervista che è vero che ci sono voluti due anni ma le ‘grandi cagate’ mica vengono tutti i giorni!.

Nasce così un prodotto che diretto eccellentemente da Gennaro Nunziante ed interpretato con professionalità oltre che da Checco anche dal piccolo Robert Dancs, con un montaggio veloce ed con una serie di gags veramente azzeccate offre al pubblico ciò di cui esso ha bisogno in un momento sociale,politico ed economico quale l’attuale.

Nasce così una storia dove c’è di tutto e di più: c’è la politica come la religione, c’è il povero,i debiti,la ricerca del lavoro come l’alta società sprezzante delle problematiche sociali. C’è tutto,da Berlusconi a Bertinotti con gli scioperi e gli imprenditori buoni. Un tale minestrone non poteva che portare conclusioni estreme: o troppo bene o troppo male. Nel nostro caso è andata veramente bene riuscendo in quattro giorni  ad incassare cifre, 18Ml, cosa che altri film non si sognano neppure in tutta la loro esistenza cinematografica.

La vicenda è molto semplice: un padre (ed è questa una delle caratteristiche vincenti della storia) prova a migliorare la propria condizione sociale cercando un lavoro che lo realizzi. Ha inoltre promesso al figlio una grande vacanza se avesse ottenuto risultati eccellenti a scuola. Questo è avvenuto e ,con il nuovo lavoro di rappresentante di aspirapolveri, nasce un viaggio che porta i due a contatto con personaggi dell’alta società generando un contrasto positivo fra la semplicità di Checco e la ‘raffinatezza’ dei luoghi frequentati. In questo contesto non è esente l’aspetto amoroso perché il protagonista è anche sposato con una giovane operaia che lo lascia per motivi ‘politici’.

Il lieto fine è ovvio, ma in questo contesto non mancano i personaggi di contorno quale la simpaticissima figura della zia ossessionata dal consumo di corrente e con la sua eutanasia ,che poi non è così, si conclude il film.

Il film si sviluppa su una trama semplice che, anche se discontinua, ha il solo scopo di essere di appoggio alle ‘sciocchezze’ di Checco ; anzi si ha l’impressione che prima siano state studiate queste situazioni  comiche è quindi sia stata scritta scelta la storia che potesse contenerle. Il risultato è senz’altro piacevole !

A questo punto ci sarebbe da chiedersi il perché una commedia quale “Sole a catinelle” riesce a muovere così tanto pubblico, quel pubblico che tutti gli studi di settore dichiarano che non va più al cinema come un tempo. Il discorso si sposta ,a questo punto, su due campi: il primo di carattere sociologico e l’altro sulla qualità dell’offerta cinematografica. Sono temi interessanti ma da non trattare semplicisticamente in questo ambito. Concludendo, gli unici a non godere di questa grande festa sono stati i produttori dei film usciti in contemporanea che hanno visto le proprie sale essere significativamente disertate.

Vito Rosso

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