GLORIA !
di Margherita Vicario
Genere: Drammatico. Origine: Italia. Distribuzione: 01 Distribution. Interpreti: Galatea Bellugi, Carlotta Gamba, Veronica Lucchesi, Maria Vittoria Dallasta, Sara Mafodda, Paolo Rossi, Elio, Natalino Balasso, Anita Kravos, Vincenzo Crea.
All’alba del 1800, l’istituto religioso Sant’Ignazio deve prepararsi a un evento storico: dal conclave veneziano emerge il nuovo Papa Pio VII, che per l’occasione visiterà tutte le chiese del Veneto e a Sant’Ignazio presenzierà a un concerto organizzato per lui. A capo del coro composto da ragazze orfane cresciute nell’istituto c’è Don Perlina che è in crisi d’ispirazione e scarica la frustrazione sulle povere musiciste, oltre che sulla cameriera Teresa, una ragazza che non parla, ma possiede un grande talento musicale. Con il concerto che si avvicina a grandi passi, saranno le giovani a prendere in mano il destino dell’istituto per proporre una musica decisamente innovativa. È un fulmine a ciel sereno questo esordio di Margherita Vicario, giovane attrice e cantante oltre che figlia d’arte. Dietro i codici di un racconto consapevolmente popolare, che strizza l’occhio a un pubblico ampio, c’è l’intento di gettare luce su intere generazioni di donne che in quell’epoca venivano educate come musiciste di alto livello ma senza possibilità di affermarsi o di trovare un’espressione artistica propria. Gloria! è tante cose, tutte assieme, tutte fatte molto bene. È la storia dickensiana di una servetta di un orfanotrofio femminile alle porte di Venezia nel 1800. È un musical che ha il coraggio e la visionarietà di mescolare suggestioni pop a una struttura tradizionale, un film girato con stile classico e fotografia pittorica. È, sopra ogni altra cosa, una storia di sorellanza femminile. Al suo primo film Margherita Vicario fa qualcosa che nel cinema italiano è quasi inedito. E lo fa con una leggerezza vitale e irresistibile.
L’ORGOGLIO DEGLI AMBERSON
di Orson Welles
Genere: Drammatico. Origine: USA. Distribuzione: RKO (1942). Interpreti: Joseph Cotten, Dolores Costello, Anne Baxter, Tim Holt, Agnes Moorehead, Ray Collins, Erskine Sanford, Richard Bennett, Don Dillaway, Gus Schilling
Mentre girava The Magnificent Ambersons Welles era ancora giovanissimo (26 anni) ma è come se presagisse già la fine della sua fortuna e avesse deciso di raccontarla, in un lucidissimo processo simbiotico in cui la mania di grandezza si sposa con l’autodistruzione. Il secondo ed il terzo film sono sempre i più difficili per un regista, specie per coloro che, come Orson Welles, hanno avuto la fortuna ed il talento di debuttare con un’opera prima eccezionale (“Quarto potere”); la pressione aumenta, le aspettative sono alte e ammiratori e detrattori, attendono il regista al varco. Welles non si lascia scoraggiare, non è nella natura di un genio come lui, così con L’Orgoglio degli Amberson (1942), il regista vira nuovamente l’oggetto della sua ricerca sui potenti, in questo caso la ricchissima ed influente famiglia degli Amberson. Questa volta il soggetto è indubbiamente più classico rispetto a “Quarto Potere”, ma il regista resta comunque fedele al suo stile, continuando con le innovazioni che hanno fatto grande la sua opera prima; piani sequenza estensivi e totali, vastissima profondità di campo valorizzata questa volta dalla fotografia di Stanley Cortez. Il regista non rinuncia a sperimentare nuovi artifizi come la profondità di campo sonora in sequenze come la festa, riuscendo tramite l’accavallamento delle voci a creare un effetto realistico alla messa in scena. Il montaggio sicuramente è più classico rispetto a “Quarto Potere”, avvalendosi di dissolvenze incrociate o in nero, e quindi molto più abituale nei raccordi, cosa che portò la critica ad apprezzare maggiormente L’Orgoglio degli Amberson all’epoca rispetto a “Quarto Potere”. Lo stesso Orson Welles lo considerava superiore al suo precedente film. Va detto che con questa pellicola inizia la prima di una lunga serie di opere manomesse dalla produzione ed acerrime battaglie tra il regista ed i produttori che faranno allontanare Welles da Hollywood.