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FROZEN – IL REGNO DI GHIACCIO

 

di Chris  Buck, Jennifer  Lee

 

Walt Disney Pictures 

 

(Frozen) REGIA: Chris  Buck, Jennifer  Lee. SCENEGGIATURA: Jennifer  Lee, Shane  Morris, tratto dalla favola “La regina delle nevi” (1844) di Hans Christian Andersen (Formato:Cinemascope Panoramico/Colore- 3D).  MUSICA: Christophe  Beck, Robert  Lopez e Kristen  Anderson-Lopez (canzoni). PRODUZIONE: Peter Del Vecho, John Lasseter per Walt Disney Animation Studios, Walt Disney Pictures. DISTRIBUZIONE: Walt Disney Pictures. GENERE: Film d’animazione. ORIGINE: USA. ANNO: 2013.  DURATA: 92’. –  (Junior Cinema: Baby)

 

 

 

Elsa è una bimba allegra come tante altre, se non fosse che oltre ad essere l’erede al Trono del Regno sia anche costretta a nascondere un terribile segreto. Perché qualsiasi cosa tocchi finisce per congelarla. Quando questo ‘potere’ finirà per mettere a repentaglio la vita dell’amata sorellina Anna, temeraria sognatrice, Elsa dovrà nascondersi da tutto e tutti, senza poter dire a nessuno il perché di una reclusione forzata. Fino a quando non verrà incoronata Regina, congelando inevitabilmente l’intero mondo, per poi fuggire. Sulle sue tracce si ritroverà la sorella Anna, in un viaggio pericoloso ma eccitante, attraverso un paesaggio gelido e spietato, mostri di neve e trolls. Al suo fianco, come fidi accompagnatori, un biondo esploratore di montagna, la sua simpatica renna e un pupazzo di neve parlante di nome Olaf… Archiviata la piacevole ’svolta Pixar’ di un anno fa con il delizioso e divertente “Ralph Spaccatutto”, in casa Disney sono finalmente tornati ad un classico della loro animazione. Il ‘musical’ principesco. D’altronde tutto nacque 76 anni fa, con la canterina Biancaneve salvata dagli amabili Sette Nani, tra una strofa e l’altra. Nel 1950 scoccò poi l’ora di Cenerentola, seguita nel 1959 dalla Bella addormentata nel bosco, nel 1989 dalla Sirenetta, nel 1995 da Pocahontas e nel 1998 da Mulan, per poi mettere un inspiegabile punto alla tradizione nel 2009 con “La principessa e il ranocchio”. O almeno questo era stato annunciato. Perché con John Lassater la Disney è giustamente tornata a guardarsi indietro e a specchiarsi nella propria Storia, magnifica, inimitabile e per l’appunto ‘regale’. 3 anni dopo “Rapunzel – L’intreccio della torre”, primo titolo chiamato a rilanciare la leggenda, la major ha così dato vita a Frozen-Il Regno di Ghiaccio, film alquanto atteso, da anni in lavorazione e incredibilmente speciale. Perché la magia Disney, vero e proprio ingrediente segreto di una casa di produzione che in 80 anni ha cresciuto generazioni su generazioni, è tornata a pulsare con decisione, impreziosendo un titolo che entrerà con forza nella ristretta tavola rotonda dei classici animati di questi ultimi anni. Tratta dalla favola “La Regina delle nevi” di Hans Christian Andersen, la pellicola diretta a quattro mani da Chris Buck e Jennifer Lee ha tutte le caratteristiche che hanno sempre contraddistinto e reso unici i capolavori Disney. La perfezione animata, l’ironia, l’esplosività emotiva della trama, la fiaba d’amore, l’azione, un paio di spalle comiche meravigliose, lo stupore della messa in scena, la magnificenza delle scenografie e, soprattutto, quel tocco ‘musical’ che dopo anni di attesa è tornato a dominare la scena.

 

* La tradizione che incontra l’innovazione. L’animazione di un tempo che trova quella attuale, generata al computer e in terza dimensione. Il vecchio e il nuovo che si uniscono, per darsi forza a vicenda e dar vita ad un ibrido perfetto. Da sottolineare anche il piacevole cortometraggio iniziale che ci riporta al Topolino degli esordi. Grande qualità unita all’attenzione ai valori, sempre ben messi in evidenza: uno spettacolo di grande livello per tutta la famiglia.

 

 

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