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Mi rifaccio vivoGENERE: Commedia REGIA: Sergio Rubini SCENEGGIATURA: Sergio RubiniCarla Cavalluzzi,  Umberto Marino ATTORI:  Neri MarcorèMargherita BuyEmilio SolfrizziVanessa IncontradaLilloSergio RubiniBob Messini,Gian Marco TognazziValentina Cervi FOTOGRAFIA: Fabio Cianchetti MONTAGGIO: Angelo Nicolini MUSICHE: Paolo Buonvino PRODUZIONE: Fandango, Rai Cinema DISTRIBUZIONE: 01 Distribution PAESE: Italia 2013 DURATA: 105 Min USCITA CINEMA: 

Il film, presentato a Firenze in occasione della Festa del cinema con la partecipazione-evento di tutto il cast maschile e trasmesso in open SKY in 180 cinema nazionali , tratta in modo semplice alcuni temi che sono ‘vecchi’ per il mondo del cinema: tutti abbiamo avuto , in gioventù il nostro nemico, colui che per quanto lo si voglia evitare riesce sempre a metterci in ombra. Il regista Sergio Rubini ci presenta la storia di Biagio Bianchetti un imprenditore che, esasperato dalla sorte avversa (e dal suo desiderio di rivincita) si decide per il gesto estremo; purtroppo anche questo atto estremo non riesce proprio ‘spontaneamente’ . L’aldilà a cui arriva non rispetta proprio i canoni stereotipati del paradiso e dell’inferno anche se presenta sempre lo spauracchio/punizione di essere relegato al ‘sottosuolo’ come cattivo soggetto;  ma, come il buon cinema di Frank capra insegna,  anche in questo caso viene offerta la possibilità di ritornare indietro per poter sistemare alcune faccende rimaste in sospeso e vedere si è in grado di guadagnarsi i “piani alti” dell’aldilà.

Naturalmente, il desiderio viene esaudito ed il nostro protagonista ora interpretato da Emilio Solfrizzi, ora da Biagio Bianchetti ritorna fra i viventi anche se in una veste diversa. La scelta del personaggio in cui reincarnarsi viene lascata a Biagio, Pasquale Petrolo(Lillo), che sceglie una veste in grado di consentirgli di nuocere al suo eterno nemico Ottone di Valerio interpretato dal bravo Neri Marcorè. Tornato in vita , Biagio scopre una realtà ben diversa da quella che aveva conosciuto: il suo nemico non è un sadico persecutore ma vive anch’esso nell’ambito dei suoi problemi e, anzi, scopriremo che non ricambia assolutamente quell’odio di cui è oggetto dal suo compagno e collega; anche altri personaggi vengono visti in una luce diversa: la moglie (Vanessa Incontrada), per esempio, viene scoperta da come devota ed innamorata e così, quella vita che non valeva di essere vissuta assume adesso un aspetto ben diverso.

Il film è una commedia che spesso ha momenti di comicità che anche non raggiungendo vette particolari permettono al pubblico di sorridere e , talvolta , anche ridere. Anche se la sceneggiatura sembra più andare alla ricerca di queste “pieces”  che essere il motivo portante,ciononostante il film scorre abbastanza bene guidato dall’esperienza di Neri Marcorè che riesce a tenere un buon livello umoristico per tutto il film.

Una particolarità: I titoli scorrono nel finale su una scena che lascia lo spettatore attaccato alla sedia: fatto di proposito ? Sicuramente particolare ed interessante.

Per le sale che intendono programmarlo , si tratta di un prodotto piacevole utilizzabile con la previsione di buoni risultati economici.

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