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L’ACEC Toscana nasce negli anni Sessanta come delegazione regionale dell’ACEC Nazionale con lo scopo di supportare i cinema parrocchiali allora molto presenti secondo il motto “un campanile un cinema”.
Nel luglio del 1998 l’associazione aggiorna il proprio statuto al fine di adeguarlo alle norme fiscali di associazione non lucrativa di utilità sociale previste dalla legge n.460 del 4 dicembre 1997.

Nel 2016 vi è una nuova riorganizzazione delle norme statutarie: esplicitamente si cita la nota pastorale del 1999 n.33 in cui si definisce esattamente l’ambito operativo dell’associazione: “rappresenta, promuove e tutela le “Sale della Comunità“, cioè “quelle strutture, soggette comunque alla giurisdizione ecclesiastica, che si configurano come luoghi che fanno della multimedialità (cinema, teatro, musica, iniziative culturali ecc.) uno strumento di azione pastorale”

A sottolineare il concetto di “sala della comunità” di aggiunge al nome dell’associazione l’acronimo SdC .

Si specifica inoltre  che soci dell’ACEC sono “le Parrocchie e gli enti ecclesiali che, nell’ambito territoriale di pertinenza dell’Associazione, abbiano istituito almeno una Sala della Comunità“.

L’ACEC , a titolo esemplificativo e non esaustivo, si propone di:

  1. promuovere la realizzazione di “Sale della Comunità”, soprattutto nelle realtà ecclesiali che ne sono sprovviste, ponendo in atto iniziative idonee a creare attorno al ruolo e ai problemi delle Sale stesse una opinione pubblica più attenta e consapevole;
  2. favorire la gestione comunitaria delle Sale attraverso il coinvolgimento delle comunità ecclesiali;
  3. promuovere e sostenere la polifunzionalità delle Sale in tutte le sue forme;
  4. operare in piena sintonia con la Chiesa Cattolica;
  5. realizzare un costante collegamento e una funzionale collaborazione con gli organismi ecclesiali presenti nel territorio di propria pertinenza e che, a vario titolo, operano nel campo della pastorale;
  6. predisporre, d’intesa con la competente Autorità Ecclesiastica, iniziative rivolte all’aggiornamento culturale del clero e piani di collaborazione con i Seminari per la formazione dei futuri sacerdoti nel campo della multimedialità;
    g) promuovere la cultura e l’arte attraverso attività specifiche e di formazione;
  1. h) curare gli interessi dei soci, se necessario, anche attraverso la stipulazione di contratti collettivi di lavoro con organizzazioni sindacali e la realizzazione di convenzioni e di accordi con altre associazioni di categoria e con altri enti pubblici e privati;
  1. i) promuovere la qualificazione pastorale e culturale delle “Sale della Comunità” con valide attività cinematografiche, multimediali e teatrali;
  2. j) promuovere organismi con specifiche finalità, istituendo con essi un rapporto di collegamento e di coordinamento, fatta salva comunque la loro piena autonomia giuridica, patrimoniale e amministrativa;
  3. k) predisporre, per i propri soci e per gli organismi comunque con essa collegati, servizi di consulenza e di assistenza pastorale, culturale, formativa e giuridico-amministrativa, creando, se necessario, apposite strutture che abbiano una loro autonomia giuridica, patrimoniale e amministrativa;
  4. l) promuovere e favorire rapporti con altri enti e associazioni operanti in ambito ecclesiale e civile;
  5. m) realizzare ogni attività, compresa quella editoriale e quella formativa, e l’erogazione di servizi di affiancamento, assistenza e fundraising da considerarsi sussidiaria e meramente strumentale per il conseguimento delle finalità istituzionali;
  6. n) promuovere e realizzare ogni altra iniziativa direttamente o indirettamente rispondente alle finalità associative.

L’Associazione non può svolgere attività diverse da quelle compatibili con le finalità statutarie. Sono compatibili con le finalità statutarie le attività ad esse direttamente connesse o quelle accessorie per natura a quelle statutarie, in quanto integrative delle stesse.

L’ACEC Toscana opera anche tramite due associazioni “a latere” che si occupano l’una del supporto alle sale cinematografiche (SAS ACEC Toscana) e l’altra ai circoli culturali (SACI Toscana APS) operanti in ambito ecclesiale .

 

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