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Don Milani e la scuola di tutti

Edito da RAI Scuola nell’ambito della rubrica Un’ora sola questo docufilm è realizzato a cura di Stefano Aragona e presentato nel maggio del 2023.

Il tema portante è quello di spiegare metodologie e didattica della scuola di Barbiana anche se inizia alla maniera del film di Angeli Don Milani con la citazione relativa al tema dell’obiezione di coscienza per cui l’obbedienza non è più una virtù.

Dopo le innumerevoli produzioni sul prete di Barbiana, soprattutto dal 2017 (cinquantenario della morte) riuscire a realizzare qualcosa di nuovo è un’aspirazione irrealizzabile. D’altronde il materiale su cui lavorare è ben definito: i video dell’Ammannati, ed il materiale girato da Angelo d’Alessandro; si aggiunga l’archivio fotografico della Fondazione don Milani e, quale materiale considerabile “originale “, i lungometraggi cinematografici di P. Tosini e di I. Angeli oltre che la fiction televisiva dei fratelli Frazzi. Ovviamente l’elemento più ‘’gestibile’ sulla figura di Don Lorenzo Milani sono gli allievi della sua scuola tuttora esistenti.

La struttura del docufilm è quindi quella di una numerosa serie di interviste agli ex allievi della scuola di Barbiana collegate da lunghi estratti da vari audiovisivi realizzati precedentemente i più nell’ambito della rubrica “Rai Storia”: da Addio Barbiana, Il dovere di non obbedire(2017), al più recente Sulla via di Damasco .

Gli allievi raccontano della loro vita scolastica a Barbiana ma parlano anche di aneddoti e fatti relativi alla vita di Don Lorenzo. Non mancano interviste a studiosi e specialisti quali Ruozzi e Melloni o amici del prete quali Ezio Palombo per concludere con Eraldo Affinati – scuole Penny Wirton – e la sua esperienza di ‘scrittura collettiva’.

Tutte le varie interviste sono intervallate da altri servizi RAI realizzati negli anni precedenti; primo in ordine di utilizzo è RAI Storia “il dovere di non obbedire”  in cui Don Bensi, padre spirituale, in una trasmissione diretta da Enzo Biagi racconta come è avvenuto l’incontro con il giovane Lorenzo (esattamente come apre il film di Pino Tosini Un prete scomodo).

La parte riportata prosegue con l’intervento del magistrato Enzo Poggi ed una intervista a don Pugi suo parroco a Calenzano che ci svela come l’attenzione di don Lorenzo per i giovani da 15 anni in su.

Segue un’intervista abbastanza poco riportata con Agostino Ammannati e quindi con Tullio de Mauro che spiega chiaramente quale fu la lotta che la chiesa fece a don Lorenzo inviando quel cardinale Ermenegildo Florit con il compito di frenare la “germinazione lapiriana” in atto nella diocesi fiorentina. Molti sacerdoti a Firenze si erano posti sulla linea di una chiesa schierata con i più poveri  – quali don Milani, Balducci, Turoldo Mazzolari,ecc. – e questo non era gradito alle gerarchie vaticane.

A seguire viene riportata un’intervista a Michele Gesualdi realizzata nell’ambito della trasmissione Sulla via di Damasco del 2007; seguono parti di Addio Barbiana del 1995, quindi grande uso di foto  e parti delle riprese dell’ Ammannati.

Fra le interviste, di rilievo quella di Giorgio Pecorini. Segue altra sequenza tratta da Don Milani:il peso della libertà (2017), intervista ad Adele Curradi (insegnante che è stata con don Lorenzo gli ultimi due anni) ed a Sandra Gesualdi figlia di Michele, allievo e fondatore della Fondazione Don Milani.

Il documentario chiude con  il discorso di papa Francesco a Barbiana nel 2017.

Complessivamente questo lavoro è un collage di altri servizi con l’aggiunta di alcune interviste agli allievi della scuola di Barbiana; il pregio è quello di aver scelto testimonianze importanti in grado di mettere in risalto i motivi portanti dell’insegnamento di Don Milani e di illustrarli con testimonianze ben spiegate come avviene per quanto riguarda il metodo della “scrittura collettiva” utilizzato da don Lorenzo nella sua scuola e ripreso oggi in plessi scolastici del bergamasco.

Ulteriore pregio consiste della forma grafica assolutamente moderna e piacevole. E’ consigliabile anche in luogo di altri tradizionalmente ‘più battuti’.

Si trova anche su RAI-Play ed è di ottima qualità.

Fare oggi un servizio su questo tema è certamente cosa assolutamente ardua , ma bisogna riconoscere che il lavoro fatto da Davide Cavalleri è senz’altro interessante: Alberto Melloni – uno dei più accreditati esperti sul sacerdote di Barbiana e realizzatore, insieme a  Ruozzi , dell’opera omnia su Don Milani – ci guida idealmente attraverso tutte le interviste  (18)  conferendo un senso di unità al lavoro; senso di unità evidenziato anche dal contributo di Flavio Insinna che comparendo di spalle con la tonaca , ricorda in molti episodi del film , il nostro don Milani.

Grazie ad un montaggio snello e giustamente mixato di Leonardo Sorregotti (Accenture MediaTech) si ha modo di valorizzare aspetti che sono più che ricorrenti in questo tipo di lavori. Altro punto a favore di questo lavoro sono alcune interviste non ricorrenti in altri documentari quali quella all’onorevole Rosy Bindi che, guarda caso, è la presidente del comitato per la celebrazione del centenario della nascita di don Lorenzo Milani per conto della fondazione Don Milani.

Crediamo di rendere merito al regista dell’opera quanto riportato sul portale del quotidiano La Repubblica in merito a questo Docufilm

26 maggio 2023
Un uomo libero. L’ultima lezione di don Lorenzo Milani

Cento anni fa, il 27 maggio 1923, nasceva a Firenze don Lorenzo Milani. Questo documentario Gedi Visual va alla ricerca dei principali aspetti dell’esperienza umana del priore di Barbiana provando ad attualizzarne il pensiero: esistono ancora “scuole di Barbiana”?

A parlare sono gli ex alunni, che tornano oggi in quella piccola pieve dove veniva predicata l’idea del “I care” in contrapposizione al disinteresse e all’egoismo. Ma sono tante le testimonianze anche di chi ha studiato o incontrato a vario titolo la figura di don Milani. Oliviero Toscani che, appena ventenne, visitò più volte la scuola per documentare visivamente le lezioni e insegnare ai giovani alunni l’arte della fotografia. Flavio Insinna, folgorato dopo aver “conosciuto” don Milani grazie a un film in tv. Il cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della CEI, che ripercorre il difficile rapporto con la Chiesa a partire dalla riconciliazione avvenuta nel 2017 con la visita di Papa Francesco a Barbiana. Rosy Bindi, presidente del comitato per il centenario, e Alberto Melloni, direttore scientifico dell’opera omnia, che ci aiutano a viaggiare nel pensiero milaniano.

E, ancora, siamo andati alla ricerca delle “nuove Barbiana”: lo scrittore Eraldo Affinati (già autore de “L’uomo del futuro”) si è dichiaratamente ispirato a don Lorenzo per immaginare a Roma la sua scuola Penny Wirton nella quale insegna la lingua italiana agli immigrati. Così come don Claudio Burgio che ha fondato Kayros, la comunità che a Milano accoglie minori con procedimenti penali in atto e si occupa del loro reinserimento nel percorso scolastico.

Altro elemento che distingue questo lavoro è la qualità delle immagini video che risultano assolutamente “pulite” compreso molte scene di documenti storici che raramente si riescono a vedere con questa definizione.

Se non fosse per una sfilata anche troppo numerosa di intervistati, il docufilm è da considerarsi “ottimo”; si trova facilmente sul sito RepTV in ottima qualità ed ha la durata di 55 minuti.

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