In ACECToscana, Editoriale

Lettera aperta agli esercenti ACEC.

Sono ormai molteplici le voci che ci stanno mettendo in guardia dai grandi pericoli di quanto sta avvenendo in Medio Oriente dove Israele sta combattendo contro un’intera popolazione. Il Santo padre ci ha ripetutamente richiamato a non voler cedere a stereotipi culturali nati in contesti particolari e mantenuti in vita per interessi che esulano dai contesti sociali attuali.

Il presidente Mattarella continua, pur condannando le cause di questo conflitto, a raccomandare che la reazione ad un fatto atroce non si trasformi in vendetta cieca che si autoalimenta in progressione geometrica.

Riporta Marina Corradi nell’ editoriale di Avvenire  del 28/gen/2024 «Una reazione con così drammatiche conseguenze sui civili rischia di far sorgere nuove leve di risentimenti e di odio», avverte Mattarella.

Il giorno della memoria ha costituito un monito non contro la violenza dei nazisti su una popolazione, ma contro una logica di una guerra che uccide innocenti chiunque sia colui che opera.

Se condividiamo questo punto di vista, noi cinematografari, non possiamo non esprimere in una qualche forma il nostro dissenso quantomeno dando motivo di riflettere su quanto il Santo padre ci ricorda ripetutamente.

Il giorno della memoria è per il cinema un buon momento di “business” : nuovi film – che spesso vivono solo una settimana –  lucrosi affitti di sale alle scuole per la proiezione di materiali che ricordano uno eccidio spaventoso, ma nulla che spinga a contestualizzare quel terribile evento con la situazione contingente.

Se un bambino ucciso non ha nazionalità, dovremmo fare in modo che chi vuole ricordare quelli ebrei massacrati possa avere materiale per riflettere a tutto campo anche su quanti altri rientrano in questa logica.

Non è giusto che anche noi si faccia come ‘Pilato’ : io non c’entro , me ne lavo le mani , la responsabilità è di altri. Io affitto la sala e riscuoto: non faccio nulla di male!

Quest’anno non c’è stata la solita corsa alle proiezioni sulla Shoah , mentre invece sarebbe stato utile offrire anche opportunità per invitare a riflettere che ciò che è successo 75 anni fa non si debba ripetere né per mano di alcuno né contro nessuno.

Forse , in questa circostanza è stata un’occasione persa.
Vito Rosso

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