In ACECToscana

1947

Titolo   Monsieur Vincent

Titolo originale:  Monsieur Vincent – Paese di produzione  Francia – Anno  1947 – Durata 111 min – Dati tecnici    B/N – Genere  drammatico – Regia Maurice Cloche – Soggetto      Jean Bernard-Luc e Jean Anouilh – Sceneggiatura  Jean Bernard-Luc e Jean Anouilh – Fotografia     Claude Renoir – Montaggio    Jean Feyte  – Musiche Jean-Jacques Grunenwald – Scenografia  René Renoux e Robert Turlure

Interpreti e personaggi
Pierre Fresnay: Vincent de Paul – Aimé Clariond: Le cardinal de Richelieu – Jean Debucourt: Philippe-Emmanuel de Gondi, comte de Joigny – Lise Delamare: Françoise Marguerite de Silly, comtesse de Joigny –

Centro Cattolico Cinematografico
1948
Vol.  XXIII pag. 172

Tr  MONSIEUR VINCENT

Origine: Francese — Genere-, Agiografico — Produz.: E.D.I.C.-U.G.C. — Regìa: Maurice Cloche — Interpr. Pierre Fresnay, Aimé Clariond, Lise Delemare — Distrib. : A. Grandi Films – (Sangraf).

Vincenzo de Paul lascia Parigi, dov’è già conosciuto per la sua pietà e la sua dottrina, per recarsi a Chàtillon-les-Dombes, bor­ita, della quale è stato nominato parroco. La vita del borgo è paralizzata: la paura della peste pesa come un incubo sugli animi, Vincenzo affronta e sconfigge i pregiudizi e gli egoismi, ristabilisce il culto, organizza i «occorsi. La signora de Gondi si reca da Parigi a Chatillon e gli offre la possibilità d’organizzare l’assistenza ei dodicimila lavoratori delle terre dei Gondi. La sua fama si diffonde sempre più: Richelieu lo nomina elemosiniere generale del- : galere. Ma Vincenzo non può sopportare la vista delle sofferenze ei galeotti: egli tenta di sostituire uno di loro al remo e si ferisce gravemente. Allora rinuncia ad ogni ufficio, si spoglia di ogni suo ,ere e si mette a vivere da povero, tra i poveri. Ben comprenden­ti che per salvare le anime, bisogna assicurare agli uomini un’esistenza materiale tollerabile, egli si prodiga nel dar vita a numero- • istituzioni benefiche. Sono al suo fianco e lo aiutano: il giovine Abbate Portai! e le Dame e Figlie della Carità. Quasi morente, trova ancora la forza di dare ad una giovane novizia, che va ad assistere i poveri, le sue istruzioni.

Il lavoro, ben concepito ed attualo con larghi mezzi e con vivo senso d’arte, è continuamente animato e dominato dalla figura del unto, che ha trovato nel Fresnay un interprete d’eccezione.

Come si è accennato, il film illustra la figura e l’opera personale di un grande Santo: è quindi, per il concetto, on soltanto positivo, ma edificante. Nel suo svolgimento i trama impone qualche riserva per le scene riflettenti » vita dei diseredati, la vita sociale e pubblica in genere, le condizioni degli ospedali. Dobbiamo quindi consigliare la visione per i giovanissimi, ammettendola, n sala pubblica, per tutti gli altri.

Trama

Il film è di carattere agiografico e parla della vita di S. Vincenzo de’ Paoli fondatore delle ‘dame della carità”. Alla fine del sedicesimo secolo don Vincenzo viene mandato parroco nella città dio Chatillon ; vi giunge mentre infuria la peste e subito mostra il suo spirito caritatevole salvando una bimba da morte sicura ed affidandola alla carità di una povera famiglia (l’unica disponibile anche fra benestanti) lentamente si acquista la stima dei compaesani tanto che la sua fama supera i confini della cittadina. Richelieu lo chiama ad onorare la Francia servendo sotto il generale comandante delle galere . Don Vincendo non riesce a sopportare quella vita e viene relegato nuovamente in provincia dove, grazie alla protezione di madame Gondi può continuare e completare il suo progetto di carità anche fondando un gruppo di sorelle della carità a cui affida di proseguire la sua missione nelle ultime scene del film.

Scena

Reperibilità

Esiste la possibilità di reperirlo su siti francesi
Amazon – Ebay

Inizia a digitare e premi Enter per effettuare una ricerca