29 Ottobre – 2 Novembre 2015 | ||
Giovedì 29 ore 21,30 Serate d’autore Ciclo “SOLJARIS”
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MOMMY di Xavier Dolan Con: Anne Dorval, Antoine Oliver Pilon, Suzanne Clément. Distribuzione: Good Films. Genere: Drammatico Vedova ancora giovane e di carattere esuberante, Diane “Die” Després decide di ritirare il figlio Steve dall’istituto cui è stato affidato e di prendere la sua custodia a tempo pieno. Steve è un quindicenne piuttosto irrequieto, affetto dalla sindrome da deficit di attenzione. La convivenza tra i due vive di sbalzi umorali forti e spesso non controllabili. Sul legame profondo che lega i due, l’autore getta uno sguardo magnetico di sconcertante modernità. Quando, dopo una prima ora di personaggi imprigionati in uno schermo piccolo, un gesto di respiro di Steve fa allargare l’inquadratura, sembra che uno spicchio di verità stia per soccorrere il buio dei rapporti genitoriali. L’illusione dura poco, ma ora è chiaro: l’unico gesto consentito è la ribellione, forse metaforica ma totale, immediata, senza condizioni. Steve scappa, oltre le barriere del riformatorio, oltre i legami obbligatori: erede, nuovo e vecchissimo, dei finti matti tenuti prigionieri nel finale di “Qualcuno volò sul nido del cuculo”, il grande apologo di Milos Forman sulla libertà. Dolan ha idee forti, innovative per riscrivere il cinema del Terzo Millennio e il film è una prova di grandi intuizioni espressive. |
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Venerdì 30 ore 21,30 |
THE WALK di Robert Zemeckis Con: Joseph Gordon-Levitt, Ben Kingsley, Charlotte Le Bon. Distribuzione: Warner Bros. Genere: Drammatico “I limiti esistono soltanto nell’anima di chi è a corto di sogni” P. Petit. Il regista Premio Oscar Robert Zemeckis (“Forrest Gump”) dirige il film che racconta la storia vera di un giovane sognatore, il funambolo Philippe Petit, che ha compiuto un’impresa passata alla storia: passeggiare fra le Torri Gemelle del World Trade Center in equilibrio su un filo d’acciaio. Con tanto coraggio e un’ambizione cieca, Petit riesce a superare i limiti fisici, la paura e i divieti delle forze dell’ordine e vincere così la sua sfida contro tutto e tutti. Il film vive di momenti ricchi di significati, o altri che mettono in evidenza i protagonisti, altri ancora ricchi di humor e di arte cinematografica. Momenti che ci accompagnano, con un ritmo diseguale, verso un atto finale comunque emozionante, nel quale la macchina da presa di Zemeckis crea e riempie gli spazi, giocando con il racconto di una storia vera e con le incredibili trovate di Petit.
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