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L’ ACEC Toscana per la Scuola

Corsi di Educazione all’immagine e con l’immagine

CHI SIAMO

L’ACEC-SdC è una associazione nazionale che cura le attività delle sale della comunità (cinema e circoli culturali) operanti in strutture ecclesiali. Essa conta più di 600 sale e 150 circoli.

L’ACEC è presente in quasi tutte le regioni italiane tramite le proprie organizzazioni territoriali che hanno lo scopo di sostenere gli operatori nelle loro attività commerciali e culturali.

Uno degli interessi primari dell’ACEC è quello di contribuire alla formazione del pubblico instaurando un rapporto di collaborazione con le istituzioni presenti sui territori dove essa opera: ambito privilegiato è la scuola di ogni ordine e grado e, in questo ambito, particolare attenzione è rivolta alla formazione degli insegnanti sui temi della comunicazione e dell’educazione all’immagine.

L’ACEC collabora con il MIBACT (Ministero della Cultura e Turismo) nell’ambito della legge 220/2016 così come con il MIUR (Ministero dell’Istruzione) per una attività di formazione rivolta alle scuole nei settori dell’educazione all’immagine e del cinema.

L’ACEC Toscana ha recentemente stretto un accordo con l’ISSRToscana (Istituto superiore di scienze religiose della Toscana) potendo così garantire crediti formativi agli insegnanti partecipanti ai corsi.

Questo non è il solo aspetto rilevante della sinergia con l’ ISSRT: nel mettersi in relazione con altri centri formativi, in primis le facoltà universitarie, l’ACEC Toscana mira a qualificarsi ulteriormente come ente culturale e, nello specifico, a realizzare le  proprie finalità integrando sul piano della ricerca teologica le competenze acquisite su quello del linguaggio mediatico.

I CORSI DEL PROGRAMMA MOVIE

I corsi offerti trattano le tematiche della comunicazione e dei linguaggi audiovisivi con particolare attenzione al cinema. Essi possono dividersi in due tipologie: Educazione all’immagine ed Educazione con l’immagine.

Nel primo ambito rientrano le tematiche più legate alle caratteristiche linguistiche della comunicazione, dagli aspetti semiologici alla realizzazione tecnica e narrativa dei segni utilizzati dai linguaggi audiovisuali; a seguire si giunge all’analisi del racconto audiovisivo e quindi alla comprensione dell’idea alla base della comunicazione.                                                                                                                              

Nel secondo ambito si cerca di utilizzare i testi audiovisivi (film, brani di film, documentari, spot pubblicitari, video musicali) per suffragare l’insegnamento delle varie discipline, per stimolare il dibattito su vari argomenti; inoltre si fornisce pure un quadro delle evoluzioni dei principali media giungendo a trattare sinteticamente dei new media.

Il cuore di entrambe le tipologie di interventi è l’analisi di opere cinematografiche al fine di mostrare e verificare le varie nozioni acquisite.

Parallelamente a ciò si forniscono indicazioni su come utilizzare le opere cinematografiche a sostegno di materie curriculari quali Storia, Lingua, Letteratura, Filosofia, ecc.

OPERATIVAMENTE

I corsi sono tenuti da insegnanti con consolidate esperienze anche in ambito nazionale: direttori di riviste di cultura cinematografica, docenti scolastici e scrittori di opere nel settore, giornalisti iscritti al Sindacato Critici Cinematografici, ecc.

 I corsi non hanno struttura predefinita, ma possono venir “composti”, di volta in volta, secondo gli interessi dei richiedenti; questo, naturalmente, implica che la durata di un intervento può essere variabile: nostra indicazione è che non siano costituiti da meno di 4 eventi e non più di 8.

In calce si trova l’elenco delle tematiche trattate nei nostri corsi ed una proposta di raggruppamento.

I corsi non sono tenuti dallo stesso insegnante: di volta in volta vengono utilizzati i docenti più qualificati per lo specifico argomento da trattare.

Le lezioni non saranno, necessariamente, tenute in presenza ma anche tramite webinar seguite da meeting tramite piattaforme online.

Elemento di attenzione è, ovviamente, la visione di film in cui si possono verificare gli elementi linguistici e narrativi trattati nelle lezioni teoriche e misurarsi direttamente con gli argomenti affrontati.

In questo caso riteniamo un notevole valore aggiunto poter fruire della visione del film in sala cinematografica (laddove ed allorquando le condizioni lo consentiranno) in quanto questo ambiente è complementare alla comunicazione cinematografica.

Esiste anche la possibilità di effettuare interventi con singole classi di alunni, ma questa eventualità va considerata quale esercitazione di un intervento più complessivo.

 

Riferimenti

ACEC Toscana
Via Fiume 20
50123 FIRENZE
055389315 (lunedì e mercoledì mattina)
3482882056
Segreteria@acectoscana.it
www.acectoscana.it

Tematiche trattate

Panoramica sulla comunicazione

Nucleo A1

  • Il processo della comunicazione.
    • I protagonisti della comunicazione
    • Il segno veicolo di comunicazione
    • Sistema di segni: linguaggi.
    • Convenzione e codice: lingue.
    • Linguaggio verbale e linguaggio delle immagini.

Nucleo A2

  • Vecchi media: mass media, mediatori con la massa.
     Esempi: televisione, cinema e pubblicità.

2) Leggere un film/1

Nucleo B1

2.1)    L’immagine tecnica.
2.1.1) La grammatica del cinema (inquadratura, movimenti di macchina, montaggio…)
2.1.2) Analisi strutturale e semiologica.
2.2)    La vicenda.
2.2.1) L’aspetto narrativo del film, la storia raccontata.
2.2.2) I nuclei narrativi.
2.2.3) Il protagonista.
2.2.4) I dialoghi e il sonoro in generale.
2.2.5) L’ambiente sociale, politico, culturale.

Nucleo B2

2) Leggere un film/2

2.3)    l racconto.
2.3.1) I modi narrativi.
2.3.2) Il tipo di struttura (lineare, a flashback, ecc.).
2,3,3) I pesi strutturali.
2.3.4) I modi semiologici.

2.4)    Le significazioni.
2.4.1) Significazione immediata.
2.4.2) L’idea centrale.
2.4.3) Universalizzazione.

2.5)   Valutazione tematica e artistica.

Approfondimenti

 Nucleo C1

Storia del cinema 8.1)     I precursori
8.2)     Tecnica e fisiologia della visione
8.3)     I fratelli Lumiere
8.4)     Meliès ed il cinema muto
8.5)     Le evoluzioni tecniche (sonoro,colore,surround,cinema digitale)

 

Nucleo C2

I nuovi media

1.3)    Nuovi media: social network, rete sociale.
1.3.1) Totale trasformazione del mondo della comunicazione.
1,3,2) Abolizione delle distanze e abolizione del tempo.
1.3.3) Tutti in grado di comunicare senza più nessuna mediazione.
1.3.4) Accenni su: mutazione antropologica e sociale, confusione tra reale e virtuale, divario digitale

Nucleo C3

 I nuovi modi di fruizione del cinema

7.1)    Il cinema in televisione e le piattaforme on line.
7.2)    Come cambia l’industria cinematografica.
7.3)    Le serie tv.
7.3.1) Il racconto cinematografico si amplia.
7.3.2) Visione di alcune sequenze di serie tv.
7.4)    Il valore socializzante del cinema in sala.

Nucleo C4

Cinema e filosofia

5.1)     Il rapporto tra cinema e filosofia.
5.1.1)  Il pensiero espresso attraverso le immagini.
5.1.2)  «Concettidea» e «concettimmagine».

5.2)     Analisi di un tema filosofico attraverso un film: Il libero arbitrio.
5.2.1)  Proiezione di un film (o di sequenze di un film) riguardante il libero arbitrio.

Nucleo C5

 Cinema e storia

 6.1)     Il rapporto fra cinema e storia.
6.2.1)  I film storici come strumento per raccontare la storia dell’epoca descritta dalle loro immagini.
6.2.2)  I film storici come fonte per conoscere la storia del periodo in cui tali pellicole sono state prodotte.
6.2.3)  I film storici come – in alcuni casi – agenti di storia cioè come protagonisti essi stessi di eventi storici.
6.3)     Proiezione di un film (o di sequenze di un film) che esemplifichi le tre funzioni del cinema storico.

 

PROGRAMMA base

Il Corso proposto può essere svolto in 4 incontri, meglio ancora poterlo distribuire su 6 incontri + 2 per le proiezioni, così come può essere suddiviso in più interventi.

Nozioni base della comunicazione

Con questo modulo, che come dice il titolo offre una panoramica, si intende fornire un quadro generale sulla comunicazione. Pertanto, alcuni aspetti specifici, soprattutto collegati alle nuove forme di comunicazione (sociale network, ecc.), possono essere approfonditi a parte.

Nucleo A1,
Nucleo A2

Nucleo C2 (opzionale)

Lettura del film

Questo è un modulo molto più specifico e intende fornire elementi metodologici per la lettura di un film

Nucleo B1,
Nucleo B2

3) Esercizi di lettura/1
Presentazione e visione di un film (o di spezzoni di film con lettura immediata)

4) Esercizi di lettura/2
Lettura del film (nel caso sia stato visto per intero nell’incontro precedente) 

I nuclei della serie “C” (Approfondimenti) possono essere gestiti sia in aggiunta al programma base che autonomamente.

Suggerimenti di alcuni possibili temi da trattare nella prima parte del corso

La comunicazione

I protagonisti della comunicazione.
La comunicazione di massa. Comunicazione e informazione.
L’informazione in giornali, radio e tv: le differenze.
L’avvento e la rivoluzione di internet e dei social network
Comunicare, una delle prime esigenze dell’uomo.
La necessità di un segno, di un veicolo di comunicazione: i gesti (anche le minacce: la clava; o le carezze) i graffiti, la scrittura…
Persino Dio ha avuto bisogno della parola per creare il mondo (Genesi: E Dio disse…Giovanni: In principio era il Verbo…)
Il segno: qualcosa che sta al posto di un’altra e la rappresenta a fini conoscitivi.
Da qui i segni naturali (nuvole, ma anche la prossemica – distanze interpersonali -, cinesica – gestualità naturale: espressioni di paura o altro), connaturali (immagini, foto, i contorni della realtà,…) convenzionali (codice comune: esempi: tavolo, sedia…).

Sistema di segni: linguaggi

Per capire i linguaggi convenzionali bisogna condividere la convenzione, il codice. Da qui le lingue.
Altra distinzione a livello di linguaggi: linguaggio verbale (concetti), linguaggio delle immagini (contorni – connaturalità).
Incapacità di ragionare per concetti.
Qui entra in gioco anche internet, ma anche i cellulari, gli sms, ecc. Il linguaggio sincopato, le abbreviazioni…
Nel corso dei secoli la comunicazione ha avuto delle accelerazioni improvvise, rivoluzionare: p.e. l’invenzione della stampa e l’invenzione di internet.
Dalla prima (con la successiva aggiunto dell’uso dell’etere e prima ancora del cinema/immagini in movimento) sono derivati i mass media, dalla seconda i nuovi media.
Mass media = mezzi di comunicazione di massa = mediatori con la massa (senza interazione diretta)
Social network = rete sociale = gruppi di individui connessi tra loro  (comunicano tra loro, interagiscono direttamente)

Comunicazione non informazione

Comunicare = fare comune
E comuni possono essere solo le idee, i contenuti mentali…
Il processo della comunicazione:
R   C   S   R
Realtà     Comunicante     Segno         Recettore
La notizia di un evento non è quell’evento.
Dietro ogni notizia (ogni segno) c’è sempre un’idea.
Ci sarebbe anche da dire, lo accenniamo e basta, del ruolo sociale dei mezzi di comunicazione di massa, nel bene e nel male, ad esempio nell’evoluzione dell’Italia:
Tv: l’unità linguistica, la spinta ai consumi….
Giornali: la partecipazione sociale e politica, il senso di appartenenza (stampa cattolica).

La rivoluzione comunicativa del XX secolo

Vecchi media: mass media, mezzi di comunicazione di massa, mediatori con la massa (radio, tv, giornali, cinema…).
Nuovi media, new media: sono quei mezzi che si sono sviluppati con la nascita dell’informatica; di fatto tutto quello che ruota intorno ad internet: i siti, i portali, i social network o social media (facebook, twitter, instagram, whatsapp…).
Non riguardano più la massa, ma gruppi più o meno ristretti e soprattutto sono interattivi.
Social network = rete sociale = gruppi di individui connessi tra loro (comunicano tra loro, interagiscono direttamente).
Una vera e propria rivoluzione, ma non per i «nativi digitali».
Totale trasformazione del mondo della comunicazione.
Abolizione delle distanze.
Il villaggio globale.
Ma anche abolizione del tempo: in tempo reale.
Tutti in grado di comunicare senza più nessuna mediazione.
Senza verifica, senza mediazione giornalistica.
Eppure: Internet viene ritenuto attendibile e la tv poco attendibile (anche giornali). Radio molto attendibile

Mutazione antropologica e sociale

Individui in una «società incessante», sempre attiva, sempre intenta a digitare, a twittare, a condividere, a mandare mail, senza differenza tra giorno e notte, tra feriale e festivo, tra casa e ufficio (scuola).
Una società forse arrivata verso una colossale dipendenza dalla «connessione»… (il terrore di non essere connessi…).
Cambia quindi la psicologia ai tempi di internet.
Inversione clamorosa del sapere, p.e.: i figli insegnano ai genitori… Ma anche agli insegnanti.
La sessualità inscenata e trasgressiva, la pornografia…
la pedopornografia (fenomeno sviluppatosi con internet, con la stampa solo pornografia «tradizionale»…).
Odio in rete.
I giovani si muovono a proprio agio in un mondo in cui non si distingue più il reale dal virtuale, è un tutt’uno.
I sentimenti, la manifestazione dei sentimenti.
Non esiste più il timido, la faccia rossa… ma non solo…

Divario digitale

Rischia di aumentare ancora di più il divario tra le generazioni.
Internet è diventato il luogo dell’esperienza quotidiana.
Modificando tutto, ovviamente ha modificato anche il mondo della comunicazione.
È entrato in questo mondo il protagonismo dell’utente.
Per i media internet è stato una sorta di tsunami.
Fino a 4 anni fa 7 milioni di copie i quotidiani.
Oggi circa la metà. Si sono perse oltre 3 milioni di copie.

Cinque concetti fondamentali:

il mondo dei media cambia profondamente,  la tecnologia è a disposizione di tutti, le nuove generazioni sono digitali, i concetti di spazio e tempo sono rivoluzionati, il contenuto è liquido (foto, testo, video audio).
Il protagonismo dell’utente significa che non c’è più bisogno dei media tradizionali. Le aziende byepassano i media e si rivolgono direttamente all’utente.Gli apparecchi mobili sono quelli che hanno dato l’ultimo colpo alla carta stampata e alla centralità dei media cartacei: la portabilità dell’informazione.
È cambiato quindi il modo di fare informazione. Sono cambiate le fonti dell’informazione.
Da dove passa oggi la comunicazione o l’informazione come la vogliamo chiamare?
Passa soprattutto dalla rete (internet), dai satellitari…
Il ruolo della rete, dei social network.
I quotidiani hanno ormai tutti i giorni un pezzo sulla rete.
I politici parlano su Facebook o su Twitter.

La rete non è gestibile

Più informazione, più comunicazione, tutti sono in grado di comunicare, meno controllo e quindi meno qualità.
Il giornalista (il mediatore) oggi sarebbe utile più che mai, ma se ne fa tranquillamente a meno.
In questo sistema, se vogliamo più convulso, si dura sempre più fatica a distinguere.
A distinguere ad esempio tra le istituzioni, a tentare di trovare il modo di capirle, a tentare di trovare un linguaggio appropriato per parlarne.
Si parla di politica come di sport, anche nel linguaggio.
Ma non è solo una questione di linguaggio perché la politica è realmente diventata competizione (alla fine anche con meno regole dello sport) in un circolo vizioso tra politici e media.

I videogiochi

Ma la vera rivoluzione digitale è il videogioco.
È generalmente il primo impatto con il digitale, l’uso inizia da piccolissimi.
Confusione tra reale e virtuale.
Il virtuale scambiato per reale e viceversa.
I temi dei videogiochi: la violenza, il razzismo…

 

Il TEAM ACEC Toscana EDUCAZIONE ALL’IMMAGINE”

Andrea Faglioli
Giornalista, direttore di EDAV, esperto di corsi di educazione all’immagine.

Giuliano Fontani
Presidente SAS Toscana, esperto di audiovisivi e corsi di Educazione all’Immagine.

Andrea Bigalli
Giornalista publicista, insegnante di cinema, iscritto SNCCI .

Marco Vanelli
Giornalista publicista, insegnante di cinema,  direttore rivista CABIRIA

Andrea Sani
Professore esperto di cinema e storia, cinema e filosofia.

Michele Crocchiola
Direttore centro culturale STENSEN, Esperto di processi cinematografici.

Vito Rosso
Presidente ACEC Toscana, esperto in comunicazione digitale e Educazione all’immagine

 

 

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