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La prima proposta Acec per l’Anno della Fede

‘IL MAESTRO E MARGHERITA’ DI GIOVANNI BRANCALE

MARTEDI’ 11 DICEMBRE ALLA SALA ESSE

Il volo di Woland da Kiev a Firenze. Passione e redenzione sulle colline toscane

Ore 21.l5, via del Ghirlandaio 38, ingresso 5 euro

 

 

In una Firenze primaverile dei nostri giorni fa irruzione il misterioso Woland, con la sua corte, portando scompiglio nella città e facendo rivivere la storia antica del procuratore Pilato e del suo amico Joshua scritta da ‘Il Maestro’, sulle colline di Firenze che diventano un po’ Gerusalemme. Nell’ambito delle iniziative messe in campo per l’Anno della Fede’, l’Acec propone al cinema Sala Esse (Firenze, via del Ghirlandaio), martedì 11 dicembre, alle ore 21.15 la proiezione straordinaria del film ‘Il Maestro e Margherita’ di Giovanni Brancale, pediatra e regista, liberamente tratto dal romanzo di Michail Bulgakov. Protagonisti Giovanni Bogani, Antonio Paoletti, Claudia Bonacchi e Mauro Seravalli, un cast di attori scelto seguendo la lezione del neorealismo italiano per una lezione di fantasia. Alla proiezione, segue l’incontro con il regista.

“E ‘ un doppio atto d’amore – dice l’autore del film – Verso un libro amatissimo, ‘Il Maestro e Margherita’ di Bulgakov, e una città altrettanto amata: Firenze”.

Piani temporali che si sovrappongono, momenti farseschi che si alternano a momenti grotteschi e drammatici, convergono verso un finale imprevedibile. Protagonista discreta ma incisiva del film è Firenze che si trasforma nella Gerusalemme dei tempi di Pilato e che fa da sfondo e palco nel presente in cui arriva Woland. Si è tenuto conto della grande tradizione rinascimentale in cui la città è proposta insieme a tante indimenticabili Annunciazioni, natività e opere artistiche. Fotografia, riprese e montaggio: Francesco Ritondale, regista di videoclip e operatore recentemente impegnato sul set del film di Aldo, Giovanni e Giacomo. I costumi, tra l’altro, forniti dal Centro attività turistica di Grassina.

Il romanzo di Bulgakov, scritto negli anni ’30, fu definito “un miracolo” da Eugenio Montale.Il film di Brancale ne trasporta la vicenda nella Firenze di oggi.  Qui appare il misterioso Woland. Nelle campagne toscane, viene rivissuta la storia di Ponzio Pilato e di Joshua, ovvero Gesù, scritta dal Maestro, scrittore finito in manicomio, condotto alla disperazione dal rifiuto opposto dalla casta dei critici letterari sovietici al suo romanzo su Ponzio Pilato. Nella trasposizione di Brancale, il Maestro è uno sceneggiatore.

“Brancale – è stato osservato – trasforma la storia di Bulgakov – che era una satira del sistema politico sovietico – in un film sul Bene e sul Male, sull’amore, sulla religione, sul mistero dei Vangeli. Sul significato dell’esistenza dell’uomo, e sulla possibile presenza di Dio. Nel girarlo, riscopre anche alcuni luoghi affascinanti di Firenze, come il giardino dell’Orticoltura con la sua serra primo novecentesca. Giovanni Brancale, pediatra di professione, regista per passione, è al suo quarto lavoro cinematografico”.

Ho voluto fare questo film – dichiara Giovanni Brancale – per un atto d’amore e di riconoscenza verso un libro che mi ha offerto una chiave di lettura nuova della realtà. Lo considero un romanzo etico: Margherita riesce a salvare il Maestro grazie al suo amore; viene valorizzata la figura del Maestro, cosa che purtroppo si è persa nella nostra società; ci trasmette infine un senso di responsabilità, laddove la vera codardia è rappresentata dall’abbandonare il propri sogni. Io non abbandonato il mio: girare un film su uno dei più bei libri di tutti i tempi”.

Le musiche sono firmate da Michele e Valentina Brancale e da Luigi Papagni.

Il biglietto d’ingresso è di 5 euro.

 

ACEC Toscana, Via Fiume 20, 50123 FIRENZE, Tel. 055 23 99 640

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