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UN AMICO MOLTO SPECIALE

di Alexandre Coffre

unamicomoltospecialeE’ la vigilia di Natale e, nella propria cameretta, Antoine, sei anni, quest’anno ha un’idea ben precisa: chiedere a Babbo Natale di fare un giro sulla sua slitta tra le stelle. Poco dopo capita che dalla finestra entra in stanza un uomo con un costume rosso e bianco e una folta barba. Sorpreso e insieme carico di entusiasmo, Antoine non può accorgersi che sotto la maschera si nasconde un ladro intenzionato a svaligiare gli appartamenti di quei palazzi altolocati. L’uomo prova ad allontanarlo ma senza riuscirci. Così si vede costretto a portarsi dietro Antoine, promuovendolo sul campo il suo aiutante preferito. L’obiettivo del bambino è sempre quello del viaggio sulla slitta e, vedendolo più volte rinviato, Antoine sospetta che quello non sia il vero Babbo Natale. La coppia male assortita riesce tuttavia a tenere in piedi l’equilibrio, a restituire i gioielli rubati e a far arrestare i veri ideatori dei furti. Tempo dopo Antoine incontra l’uomo al lavoro in un grande magazzino. I due si riconoscono… Una frase del regista Coffre merita di essere riferita: “Mentre giravo, pensavo all’emozione che provavo da bambino quando andavo al cinema con i miei genitori, allo stupore di fronte ai film di Walt Disney. Sensazioni che oggi rivivo quando rivado al cinema con i miei bambini. In questo progetto poi c’è la magia del Natale”. Il testimone che passa di padre in figlio e l’emozione che resta la stessa sono due momenti non facili da trasmettere e delicati da restituire con credibilità. La contemporaneità prova in molti modi ad abbassare la magia del Natale, a sottrarne i toni della fiaba, della sorpresa, della immaginazione. Qui invece, con semplicità e misura, il copione resta dentro i toni della favola senza rinunciare a collocarsi nel moderno, ad affiancare la figura di Babbo Natale a quella del papà che non c’è, a dire ‘non confondiamo il bambino con il superfluo ma non togliamogli neppure il fascino della fantasia e della scoperta’. Così la storia, supportata da due protagonisti ‘giusti’ (il bambino, bravissimo, ha una maschera perfetta di stupore, delusione, gioia) conserva un’atmosfera di sano spirito natalizio, anche con momenti di commozione.

* Il film è adatto alla visione familiare, soprattutto per favorire uno scambio di impressioni tra bambini e genitori, anche perché il film affronta altri temi importanti (la famiglia, l’affetto tra genitori e figli, l’assenza (il genitore è morto) del padre e la nostalgia della figura paterna. Un piccolo film fatto di sentimenti semplici, ma non per questo profondi e universali.

(Le père Noel) REGIA: Alexandre Coffre. SCENEGGIATURA: Alexandre Coffre, Rachel Palmieri, Fabrice Carazo e Laurent Zeitoun. INTERPRETI: Tahar Rahim, Victor Cabal, Annelise Hesme, Michael Abiteboul, Philippe Rebbot, Amélie Glenn. FOTOGRAFIA: Pierre Cottereau (Formato: Cinemascope/Colore). MUSICA: Klaus Badelt. PRODUZIONE: Nicolas Duvall Adassovsky, Yann Zenou, Laurent Zeitoun, Dominique Boutonnat, Arnaud Bertrand. DISTRIBUZIONE: M2 Pictures. GENERE: Commedia. ORIGINE: Francia. ANNO: 2014. DURATA: 90’.

JUNIOR CINEMA: Baby – Teens

 

 

 

 

 

 

 

 

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