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Mitty

GENERE: Commedia, Drammatico, Avventura  REGIA: Ben Stiller SCENEGGIATURA: Steve Conrad ATTORI:  Ben Stiller, Kristen Wiig, Sean Penn, Adam Scott, Kathryn Hahn, Shirley MacLaine, Patton Oswalt,Terence Bernie Hines, Adrian Martinez, Kelly Southerland FOTOGRAFIA: Stuart Dryburgh MONTAGGIO: Greg Hayden MUSICHE: Theodore Shapiro PRODUZIONE: Red House Entertainment, Twentieth Century Fox Film Corporation DISTRIBUZIONE: 20th Century Fox PAESE: USA 2013 DURATA: 125 Min USCITA CINEMA: 

 

Il film di Ben Stiller parla di un evento veramente accaduto e che fa parte di un processo da tempo in atto da tempo:  alla caduta delle vendite delle riviste cartacee si fa fronte con la digitalizzazzione dei mezzi e dei processi mettendo inevitabilmente a riposo strumenti e persone della vecchia organizzazione. Ma è tutto da buttar via ?

Nel nostro caso si parla della chiusura della rivista LIFE fondata nel ’36 dal proprietario del TIME  Henry Luce il quale volle con essa creare un  settimanale di giornalismo fotografico: raccontare gli eventi ed i personaggi con le immagini.

Life ha così raccolto nelle sue copertine le immagini più belle dei fotografi più famosi dei nostri ultimi 80 anni, portando  all’attenzione del mondo fatti e personaggi di indiscutibile interesse.

La digitalizzazione, cioè quel processo di sostituzione dei sistemi analogici con quelli basati su processi informatici,ha colpito fra i primi la carta stampata.

Ben Stiller, regista ed interprete di questo delicato film,racconta proprio questo triste momento di passaggio dove giovani ed ignoranti rottamatori  delle Human Resource gestiscono la migrazione dal vecchio al nuovo eliminando quanto non più necessario alla nuova versione ‘online’  della rivista.

Così Walter Mitty, il nostro protagonista , archivista di negativi , dopo aver fornito la foto per l’ultimo numero è destinato a concludere la sua carriera ed il suo lavoro. Il fotografo incaricato dell’ultima immagine manda a Walter una serie di scatti inserendo quello ‘chiave’ in un portafoglio creato apposta per colui che è anche diventato un amico. Ma Walter non capisce  il messaggio e non riesce a trovare il negativo: per un uomo il cui mondo è sempre stato quello delle immagini che conserva religiosamente e che sono il suo stesso motivo di vita, la perdita di un negativo è un dramma senza pari.

Walter parte alla ricerca dell’amico fotografo per farsi spiegare dove è il famoso negativo “25” che deve essere utilizzato per l’ultima copertina cartacea.

In questo viaggio semplice ed appassionato, dove traspare tutta la passione di colui che adora il proprio lavoro , si ripercorrono luoghi che erano stati conosciuti solo nel mondo onirico che il protagonista si era costruito guardando le immagini ricevute.

Ci vengono così presentati paesaggi e spettacoli di indiscusso interesse con qualità scenografiche notevoli senza però far cenno al dramma della persona che insieme alla perdita del lavoro deve subire il crollo di tutto ciò che era stato alla base della sua vita e della sua passione professionale.

La conclusione è piacevole e la proposta dell’ultima copertina, senza dire quale è, è sicuramente più interessante di quella adottata nella realtà: Un’immagine dell’ultima sede della rivista – già con il nuovo nome “NEWSWEEK Global” con sovraimpresso un  hashtag, cioè una parola-chiave in stile Twitter:, con scritto #LastPrintIssue cioè l’ “ultima copia di carta”.

Un film/storia condotto con una delicatezza che è anche in contrasto con il drammatico evento di cui parla; un film che parla di professionalità e passioni che scompaiono, un film che racconta l’”umanità” di come certi semplici e forse umili mestieri da scantinato possano essere così “grandi “ ed importanti sia a livello professionale che umano.

Vito Rosso

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