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La regola del silenzioUSCITA CINEMA: GENERE: Thriller REGIA: Robert Redford SCENEGGIATURA: Lem Dobbs ATTORI: Robert RedfordShia LaBeoufStanley TucciNick NolteSusan SarandonJulie ChristieSam Elliott,Brendan GleesonTerrence HowardRichard JenkinsAnna KendrickBrit MarlingChris Cooper  FOTOGRAFIA: Adriano Goldman MONTAGGIO: Mark Day MUSICHE: Cliff Martinez PRODUZIONE: Voltage Pictures, Wildwood Enterprises, Kingsgate Films DISTRIBUZIONE: 01 Distribution PAESE: USA 2012 DURATA: 117 Min FORMATO: Colore

Dopo 30 anni dai fatti , una pacifista (per gli americani ‘terrorista’) decide di consegnarsi alla polizia riaprendo una caccia mai sopita ai superstiti dei componenti del gruppo ‘ Weather Underground’ da parte del FBI che in questo caso dedica la sua attenzione non ad un reato federale ma ad un semplice omicidio avvenuto nell’ambito di una rapina anche se compiuta da un gruppo di pacifisti che si schierava contro la guerra in Vietnam. Adesso tutti i componenti si sono costruiti una propria vita  ed una propria rispettabilità, ma la polizia non si stanca di stare sulle tracce di colui che ritiene il responsabile dell’omicidio. Il silenzio è il vincolo che lega tutti così che a Jim Grant,(Robert Redford), avvocato di fama e con una giovane figlia, rimane difficile dimostrare che il colpevole non era lui, bensì la sua compagna Mimì (Julie Christie) .Tutta la vicenda si sviluppa nella fuga del protagonista volta ad incontrare l’unica persona che lo può scagionare.

Il film tratto dall’omonimo romanzo dei Neil Gordon ,diretto ed interpretato da Robert Redford non poteva che essere di un certo interesse: immancabilmente si richiama alla memoria “Tutti gli uomini del Presidente” di A. Pakula dove due giornalisti d’assalto scoprono la corruzione esistente alla Casa Bianca. Anche qui c’è un giornalista ‘d’assalto’ che vorrebbe scoprire la verità per conto del suo giornale, ma in questo caso non c’è nulla di politico da scoprire, solo di capire cosa vuol ottenere il presunto assassino con la sua fuga in giro per gli Stati Uniti. Eppure siamo stati abituati ad avere più stima sia dei giornalisti americani che del FBI che qui non fa una gran bella figura!

Così nel film vi sono due storie separate che si incrociano solo per il fatto che l’una si interessa dell’altra: così il giornalista Ben (Shia LaBeouf) cerca di fare uno scoop scoprendo cosa fa e dove va il presunto assassino (forse guidando involontariamente la polizia), dall’altro il racconto si sviluppa sulla ricerca-inseguimento dell’unica persona che avrebbe potuto scagionarlo; d’altronde nel codice del silenzio non sarebbe stato possibile accusarla alla polizia.

Un teorico del cinema diceva che un film deve potersi raccontare come “è la storia di….” utilizzando il protagonista per dare senso a tutte le azioni. Questo film può raccontarsi come ‘la storia di Ben’ che contribuisce a scoprire la verità su un assassinio o come ‘quella di Jim’ , un innocente alla ricerca di chi può scagionarlo dall’accusa. Sono un po’ due film in uno e questo non giova molto allo spettatore che, in un certo senso, si trova a seguire due protagonisti distinti.
In sostanza , un thriller generico – molto generico –  con un cast di attori di buon livello.

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