°°Film in programmazione



Cinema Nuova Aurora

IL MAESTRO
di Andrea Di Stefano
Genere: Drammatico. Origine: Italia. Distribuzione: Vision Distribution. Interpreti: Pierfrancesco Favino, Tiziano Menichelli, Giovanni Ludeno, Dora Romano, Paolo Briguglia, Valentina Bellè, Carlo Gallo, Edwige Fenech.
Il Maestro è ambientato nell’estate di fine anni Ottanta e racconta la storia di Felice (Tiziano Menichelli), un ragazzino di tredici anni, talento ancora acerbo del tennis con una pressione enorme sulle spalle, quella di un padre che ha investito tutto nei suoi successi futuri. Dopo anni di allenamenti rigorosi, è arrivato il momento dei tornei nazionali. Per prepararlo, il padre lo affida a Raul Gatti (Pierfrancesco Favino), ex tennista con un ottavo di finale al Foro Italico, sbandierato come un trofeo. Raul è un uomo disilluso, con le ambizioni rimaste a metà strada e un presente fatto di rimpianti. Eppure, accetta l’incarico, forse per cercare una seconda occasione, forse solo per sfuggire a se stesso. Inizia così un viaggio lungo la costa italiana, un’estate di trasferte tra campi assolati e stanze d’albergo, tra vittorie mancate, bugie e incontri bizzarri. Nel confronto serrato tra maestro e allievo, emergono fragilità e paure. Felice impara che non si gioca per compiacere gli altri e Raul scopre che anche una carriera incompiuta può trovare senso nell’incontro con chi è pronto a crederci ancora. Tra loro nasce un legame profondo e inatteso, fatto di scontri e complicità. Un rapporto che li cambierà entrambi. Il film è un racconto di formazione e riscatto, dove lo sport diventa specchio della vita. Narra di un incontro sulle prime traumatico, vertiginoso, ma alla lunga foriero di umanità e dolcezza. Raul insegna a Felice che spesso la vita è difficile e dolorosa, ma è comunque una straordinaria opportunità da abbracciare con fiducia e coraggio. Andrea Di Stefano compone un film denso e profondo servendosi di lampi di leggerezza e note malinconiche; un romanzo di formazione ruvido, non patinato, ma dai riverberi acuti e in un certo senso educativi.
Venerdì 14 ore 21,15 – Sabato 15 ore 21,15 – Domenica 16 ore 18,00 e 21,15 – Lunedì 17 ore 21,15


CINQUE SECONDI
di Paolo Virzì
Genere: Commedia. Origine: Italia. Distribuzione: Vision Distribution. Interpreti: Valerio Mastandrea, Galatea Bellugi, Valeria Bruni Tedeschi, Ilaria Spada.
Un dramma intimo, quasi un giallo dell’anima è Cinque secondi, la nuova regia di Paolo Virzì. La storia ci porta in Toscana, oggi. In una località diroccata, una ex tenuta nota come Villa Guelfi. L’avvocato Adriano Sereni ha preso un locale in affitto ricavato dalle ex scuderie della proprietà. Vuole stare da solo, lontano da tutti. Adriano sta scappando dai suoi demoni interiori, dal dolore per la perdita della figlia adolescente, morta in circostanze sospette. Di quella morte è accusato proprio lui: gli fa causa la ex moglie e anche il figlio minore lo considera responsabile. Quella che appare come una storia di sconfitta e autodistruzione, cambia direzione quando un allegro gruppo di viticoltori-ecologisti occupa la Villa e prova a rimetterla in sesto. A guidarli la ribelle Matilde Guelfi, erede del casato decaduto. Adriano sembra cercare ostinatamente una solitudine che è disturbata dall’arrivo della comunità di ragazze e ragazzi. Il tema del padre e della paternità anima il duello tra Adriano e Matilde. Il reciproco fastidio diventa alleanza, una tutela per lei, forse una rinascita per lui. Cinque secondi, che allarga lo sguardo anche agli aspetti processuali della vicenda, in quanto Adriano è accusato di trascuratezza verso la figlia, è un’opera adeguatamente strutturata e solida, sorretta dall’interpretazione puntuale e vibrante di Valerio Mastandrea.
Sabato 15 ore 18,00 – Domenica 16 ore 16,00


Georges Simenon: inchieste sull’animo umano
Cinema e letteratura sono due linguaggi diversi e non possono essere sovrapposti. La letteratura incide sul lettore in modo riflessivo, il cinema in modo emotivo. Nonostante questo, il cinema ha frequentemente fatto riferimento alla letteratura, attingendo per le proprie storie a piene mani da opere letterarie di vario genere. Uno degli scrittori da cui il cinema ha tratto molto è senza dubbio Georges Simenon. A lui si devono centinaia di romanzi e racconti, molti dei quali pubblicati sotto diversi pseudonimi. Nonostante la sua opera abbia intrecciato vari generi e sottogeneri letterari, dal romanzo popolare al romanzo d’appendice, passando dal noir al racconto psicologico, Simenon è noto soprattutto per essere l’ideatore del commissario Maigret, protagonista di tanti suoi racconti e romanzi polizieschi. In questo breve ciclo vogliamo dare un’idea di come il cinema si sia accostato ai suoi romanzi e, in particolare, con gli ultimi due film vogliamo presentare un confronto tra i differenti modi con cui il cinema italiano e francese hanno affrontato la figura del commissario Maigret.
L’INSOLITO CASO DI Mr. HIRE
di Patrice Lecont
Interpreti: Michel Blanc, Sandrine Bonnaire, Luc Thuiller, André Wilms, Cristina Reali, Nora Noel (1989)
Partendo dallo stesso romanzo di Georges Simenon che aveva già originato il film “Panico” di Julien Duvivier (1946), un altro francese, il solitamente avvezzo alla commedia Patrice Leconte affronta il caso di monsieur Hire un uomo solitario e scontroso (Michel Blanc) che ama spiare con impressionante costanza la sua vicina di casa (Sandrine Bonnaire) fino a conoscere il segreto che lega lei e il suo fidanzato. Mr. Hire e la ragazza si incontreranno, facendo presagire un futuro, ma un omicidio scompaginerà le carte e condurrà ad un tragico e inatteso finale. Il testo di Simenon viene preso da Leconte soprattutto per caratterizzare personaggi inquieti e inquietanti che ci portano in atmosfere di degrado umano e sociale in cui prevale un pessimismo di fondo. Il film è uno dei tanti esempi di come il cinema abbia attinto da Simenon al di là del personaggio del commissario Maigret.
CINE CLUB Giovedì 13 ore 21,15



