°°Film in programmazione



Cinema Nuova Aurora

LA PORTA DEL CIELO
di Vittorio De Sica
Genere: Drammatico. Origine: Italia (1944 – Versione restaurata 2024). Distribuzione: TVCO. Interpreti: Marina Berti, Elettra Druscovich, Massimo Girotti, Roldano Lupi, Carlo Ninchi, Maria Mercader, Giulio Alfieri, Annibale Betrone, Enrico Ribulsi, Amelia Rossi Bissi.
Una pagina di storia del cinema, ma anche di impegno civile torna al cinema grazie ad un capillare restauro. Si tratta del film La porta del cielo di Vittorio De Sica, scritto a quattro mani con Cesare Zavattini; un’opera considerata per molto (troppo) tempo tra i titoli minori dell’autore neorealista, che a ben vedere sembra invece anticipare molte delle linee narrative e dello stile visivo proprie del neorealismo, mettendo in campo quel pedinamento del reale teorizzato da Zavattini. Nei vagoni di un “treno bianco” in partenza da Roma alla volta di Loreto, si stipa un’umanità fragile e tragica, segnata da malattie incurabili. Malati e accompagnatori si stanno recando al Santuario per chiedere una grazia: la guarigione. Nel corso del viaggio si snodano dunque le storie di questi cercatori di speranza…Messo in lavorazione durante la ferocia nazifascista nella Capitale, il film permise al regista De Sica, alla futura moglie, l’attrice María Mercader e a una numerosa troupe (circa trecento persone), composta da addetti ai lavori ma anche da molte famiglie ebree, di salvarsi dalla vertigine del Male. Una lavorazione portata per le lunghe, con la speranza dell’arrivo degli americani, tenendo la troupe stanziale presso la Basilica di San Paolo fuori le mura. Stava per nascere il cinema neorealista, di cui questo film, così intessuto di autenticità, era un’anticipazione. Il restauro de La porta del cielo ha assunto un grande rilievo, per i motivi sopraindicati e anche perché le condizioni della pellicola risultavano molto compromesse, con il rischio di smarrimento dell’integrità dell’opera tutta. Obiettivo era ridare luce e visibilità a un’opera a rischio oblio. Un film che racconta uno snodo della storia del Paese, sugli ultimi, spietati anni della seconda guerra mondiale, dove si unisce il retroscena salvifico di centinaia di vite umane, soprattutto di molte famiglie ebree, con il racconto di un pellegrinaggio catartico, un viaggio in treno in cui un’umanità piegata dalla malattia trova la grazia nell’incontro solidale con l’altro. La porta del cielo è una fonte storico-artistica di grande rilevanza, che apre alla comprensione della “Storia” condivisa, allargando il campo dello sguardo sugli snodi del cinema nazionale, sulle origini del neorealismo, così come sull’impegno della Chiesa nel farsi avamposto di sostegno non solo caritatevole e sociale, ma anche culturale.E’ una grande occasione la presentazione di questo film per ripercorrere un periodo storico drammatico, ma pieno di speranza nel futuro, nel passare dal buio della guerra ad un orizzonte di serenità e pace. Auspichiamo che chi amab il Cinema non persa questa occasione.
CINE CLUB – GIUBILEO AL CINEMA – SERATE EVENTO
Mercoledì 23 ore 21,15 e Giovedì 24 ore 21,15


MOON IL PANDA
di Gilles de Maistre
Genere: Avventura. Origine: Francia. Distribuzione: 01 Distribution. Interpreti: Liu Ye, Noé Yé, Nina Ye, Alexandra Lamy, Sylvia Chang. – Junior Cinema: Baby – Teens
Diretto da Gilles de Maistre, Moon il Panda è un’avventura familiare che unisce emozione, poesia e suspense. Una storia tenera ed emozionante. Con Moon il Panda, Gilles de Maistre, regista di “Mia e il leone bianco”, ormai specializzato nel raccontare storie a sfondo ecologista che vedono spesso l’amicizia tra ragazzi e animali, torna con una nuova storia di straordinaria amicizia tra un bambino e, questa volta, un panda. Il panda è simbolo di tenerezza ed esotismo e a prendere vita nel film è un’avventura commovente, divertente e mozzafiato. Il film è ambientato in Cina, dove il dodicenne Tian viene mandato con la sorella a stare con la nonna sulle montagne del Sichuan. Mentre ci si aspetta che studi per soddisfare le grandi aspettative del padre, Tian preferisce avventurarsi nella rigogliosa foresta circostante. Lì, fa un incontro sorprendente con Moon, un cucciolo di panda. Con il passare dei giorni, si sviluppa tra loro un legame intenso e segreto sotto lo sguardo divertito della nonna. Ma i due amici vengono separati dopo che Tian è costretto dal padre a tornare in città. Quando Tian scopre che Moon deve essere trasferito in un posto più sicuro, intraprende un viaggio avvincente e avventuroso per dire un ultimo addio al suo amico peloso. Moon il Panda si rivolge principalmente alle famiglie e agli spettatori di tutte le età in cerca di una storia di avventura e di emozioni. I fan di film come “Il lupo e il leone” e “L’ultimo giaguaro” apprezzeranno questa storia che celebra la natura, il rapporto tra uomo e animale e i valori umani come la gentilezza e la solidarietà. Gilles de Maistre, abituato a storie di animali accattivanti, realizza qui un’avventura visiva e sensoriale, dove ogni tappa del viaggio assume una dimensione poetica e avvincente.
Venerdì 25 ore 16,00 – Domenica 27 ore 16,00


SOTTO LE FOGLIE
di François Ozon
(Quand vient l’automne) Genere: Drammatico. Origine: Francia. Distribuzione: BIM Distribuzione. Interpreti: Hélène Vincent, Josiane Balasko, Ludivine Sagnier, Pierre Lottin, Garlan Erlos, Sophie Guillemin, Malik Zidi, Michel Masiero.
Sotto le Foglie, il nuovo film di François Ozon, si svolge in autunno (si veda il bel titolo originale, ma anche quello italiano, in questo caso ha un suo significato ben preciso) e vede protagonista Michelle Giraud (Hélène Vincent), una pensionata che vive in un tranquillo villaggio della Borgogna. La donna condivide la sua vita con l’amica di lunga data Marie-Claude Perrin (Josiane Balasko) e si dedica alla cura del suo orto. La sua routine viene sconvolta dall’arrivo della figlia Valérie (Ludivine Sagnier) e del nipote Lucas (Garlan Erlos). Valérie è distaccata e rancorosa verso la madre a causa di un passato difficile. Nel frattempo, Marie-Claude è preoccupata per il figlio Vincent (Pierre Lottin), da poco uscito dal carcere. Michelle, volendo aiutarlo a ricostruire una vita onesta, lo assume come giardiniere. Grato per il sostegno ricevuto, Vincent decide di parlare con Valérie, cercando di migliorare i rapporti tra madre e figlia. Ma “sotto le foglie” ci sono segreti e misteri che incideranno sui protagonisti. François Ozon è senza dubbio uno dei più amati e celebrati registi francesi contemporanei e qui racconta una vicenda gravida di intrighi che richiama le atmosfere delle più celebri e riuscite storie di Agatha Christie e Georges Simenon. Il risultato è un mélo ricco di colpi di scena che conferma l’amore di François Ozon per le strutture narrative forti e incentrate sul piacere del racconto. Ogni svolta narrativa giunge sorprendente e inconsueta, Ozon non la fa “pesare”, rendendola in questo modo ancora più spiazzante. È una visita nel terreno della favola nera e della metafora, insistita, in cui il regista francese ancora una volta cambia registro, come ama fare. La buona riuscita del film è affidata anche a un cast attoriale eccellente, fra cui spicca in particolare la bravissima Hélène Vincent, capace di scolpire il ritratto di una donna timorosa e pentita del proprio passato ma, al contempo, desiderosa di redimersi.
Venerdì 25 ore 18,00 e 21,15 – Domenica 27 ore 18,00 e 21,15 – Lunedì 28 ore 21,15


