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Archivio privato / Fondazione don Milani

MATERIALI ORIGINALI

La nostra ricerca parte innanzitutto da quelli che possono essere i materiali originali coevi di don Lorenzo ; di questi esistono poche sequenze ( di  cui tratteremo in dettaglio  in seguito) realizzate dalle due persone a cui don Lorenzo ha consentito di effettuare riprese: Ammannati e D’Alessandro.

Del lavoro di Ammannati (realizzato con cinepresa 8mm) ha fatto uso un documentario della televisione svizzera – RTSI –  in un servizio sulla lingua italiana del 1979 che porta la firma di Giorgio Pecorini , Tullio De Mauro e Brunella Toscani .

Il materiale di Andrea D’Alessandro realizzato nel dicembre del 65 è stato sapientemente raccolto il un docufilm – Barbiana 65 –dal figlio Alessandro G.A. D’Alessandro e presentato alla mostra di Venezia in occasione del cinquantenario della nascita nel 2017.

Sicuramente questo documento è il miglior materiale reperibile (anche in DVD commerciale) per presentare la figura di Don Milani.

NOTE sui materiali originali

          Tutte le varie tipologie di materiali presentate sono , in genere, di difficile reperibilità e spesso di scarsa qualità per cui un utilizzo in proiezione richiede particolari attenzioni  di cui diremo indicando l’usabilità di ciascuno.

Se i sevizi su Barbiana e Don Milani sono ingentissimi, non altrettanto si può dire dei materiali originali: a tal fine dobbiamo considerare l’opinione che il nostro aveva su televisione e cinema anche se questa è andata via via modificandosi nel corso degli anni.

Don Lorenzo, riteneva che la scuola dovesse essere totalizzante nella formazione dei ragazzi, non riconosceva tempo a tutte quelle attività che non fossero formative; famosa e dibattuta la sua posizione sulla ‘ricreazione’ non accettata perché toglieva tempo ad attività più importanti.

Così, don Milani relega il cinema con esclusione di alcune opere da lui ritenute formative e che presentava e dibatteva con i suoi ragazzi,  quasi alla stessa stregua del calciobalilla ; raramente permette ad alcuno di effettuare riprese filmate di se stesso anche se consentiva di riprendere i locali della sua scuola ed i suoi allievi.

Diversamente ci troviamo a possedere una quantità notevole di foto – con cui anche Sandra Gesualdi (figlia di Michele) ha realizzato mostre – mentre disponiamo di pochissimi documenti video.

Come già detto gli unici di cui si conoscono i lavori sono i già citati Agostino Ammannati e Angelo d’Alessandro: del primo si sa che don Lorenzo lo abbia quasi messo sotto esame per verificarne la validità permettendogli alfine di riprenderlo soprattutto mentre faceva lezione sulla sdraio a righe con i suoi allievi: anzi, talvolta le riprese sono intervallate da richieste ad Agostino su come fosse meglio porsi rispetto alla cinepresa.  Queste riprese hanno costituito  materiale per il servizio realizzato da Giorgio Pecorini, Tullio  De Mauro e Brunella Toscani per conto della TV Svizzera – Don Lorenzo Milani e la sua scuola – nel 1979 così come per la ricostruzione televisiva di “storia di M”. 

Cosa diversa è il lavoro di Alessandro  D’Alessandro che assembla i materiali girati da suo padre Angelo nel 1965 e quindi quando don Lorenzo era ancora in vita. Ne viene fuori un documento  –  Barbiana 65 – piacevole e snello che riunisce anche testimonianze dell’insegnante Adele Curradi e del Procuratore Generale di Firenze Beniamino Deidda.

Se da questo punto di vista don Milani non amava essere ripreso, ciononostante non era insensibile alla presenza del cinema tanto che già , dopo aver visto nel ’52 il film di Maurice Cloche “Monsieur Vincent “ sulla vita di San Vincenzo de Paoli  – premio oscar nel 1949 per miglior film in lingua straniera e coppa Volpi per migliore interpretazione maschile – scrive al regista proponendo di realizzare una “Vita di Gesù” con l’intento di produrre un documento in grado di affascinare i ragazzi. Siamo ancora a Calenzano.

In seguito don Milani non ignorerà il prodotto cinema , ma sceglieva con molta accuratezza i documenti da far vedere ai suoi ragazzi soprattutto al cinema di Borgo San Lorenzo  o a Vicchio. Certo che i suoi ragazzi non fossero in grado di conoscere tutti quei nomi che scorrevano sullo schermo, ma soprattutto preoccupato perché riuscissero a comprendere il senso di ciò che vedevano, preparava scrupolosamente la visione discutendo anticipatamente dei vari aspetti dei film che sarebbero andati a vedere. Una preparazione ad un cineforum in piena regola dove spesso i suoi ragazzi si dimostravano più formati dei ‘Pierini’ di città.

Sono stati oggetto delle poche visioni a cui sono stati portati i ragazzi film quali “La corazzata Potemkin” di S. Ejsenstejn , “Dio ha bisogno degli uomini” di J. Delannoy , “Ladri di biciclette” di de Sica o “Roma città aperta” di Rossellini.

Molto ci sarebbe da raccontare su queste vicende ma non rientra nel nostro scopo; per specifici approfondimenti si rimanda a due studi realizzati da Paolo Alfieri e Carlotta Frigerio (già riportati nella nell’indice generale di questo lavoro)  “Memoria scolastica o memoria pedagogica? La scuola di don Milani al cinema ed in televisione” inserito nella collana ‘ Immagini dei nostri maestri ‘  edito da Armando Editore e “Don Lorenzo Milani, il grande e il piccolo schermo: dalla critica al cinema come mezzo di evasione al cinema come scrittura collettiva” di Federico Ruozzi edito dalla rivista CM del CINIT – Cineforum Italiano – .

Per dovere di cronaca , tra i film visti dai ragazzi di Barbiana, va citato anche “Vangelo secondo Matteo” di P.P. Pasolini che poi ha originato quel rapporto a distanza culminato nell’intervista già citata.

Tornando allo specifico di questa ricerca sui vari documenti audiovisivi prodotti , è chiave ricorrente l’inserimento di numerose interviste ad allievi o conoscenti che talvolta ribadiscono concetti già ribaditi più volte ; non sovente sono le interviste che aggiungono elementi diversi dalle testimonianza ‘vive’ come nel caso dell’intervista al Cardinale Betori o del Cardinale Piovanelli.

Tutto ciò premesso non è nostra intenzione addentarsi nella trattazione di questi temi già trattati da illustri studiosi, ma per completezza di trattazione forniamo alcuni semplici riferimenti utili soprattutto per i neofiti.

Documentari su Don Milani e Barbiana

Esistono, in questo ambito , una molteplicità di documenti utilizzati per varie finalità che , a secondo delle finalità accentrano l’attenzione su determinati aspetti dell’insegnamento di don Milani.

Normalmente tutti rispettano lo stesso canovaccio : immagini della chiesa di Barbiana e del cimitero dove è sepolto il nostro, raccolta di alcune parti video soprattutto tra quelle originali di Ammannati, molte sequenze dei lungometraggi realizzati su Don Milani, soprattutto “Don Milani” di Ivan Angeli ed il lavoro televisivo dei Fratelli Frazzi “Don Milani Priore di Barbiana” .

Alcuni , ma non molti, propongono documenti collaterali soprattutto utilizzando fotografie utilizzate con tecniche cinematografiche (zoom, panoramiche, ecc.).

In questo ambito possiamo comprendere anche le innumerevoli interviste realizzate soprattutto a scopo di presentazione di altri eventi ma che non apportano elementi nuovi e diversi e risultano utilizzabili in contesti ben precisi. In questo ambito sono altresì da inventariare le innumerevoli testimonianze degli allievi della scuola di Barbiana e degli amici di don Lorenzo senza escludere quanti hanno avuto rapporti con il mondo di Barbiana.

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