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Marina

 MARINA

di Stijn Corux

Interpreti: Luigi Lo Cascio, Donatella Finocchiaro, Matteo Simoni, Evelien Bosmans, Cristian Campagna. Sceneggiatura.: Rik D’hiet, StjinConix. Durata 120′. Origine: Belgio. Genere: Drammatico.

1948, in un piccolo paese della Calabria. Il padre Salvatore parte per il Belgio, costretto a lasciare la moglie Ida e i due figli per andare a lavorare in una miniera di carbone in Belgio. Passa un anno e Salvatore, spinto dalla nostalgia, chiede alla famiglia di raggiungerlo. Quando arriva nella cittadina mineraria di Waterschei, Rocco ha dieci anni e affronta subito grandi delusioni, con la casa dove vivono, con la gente del posto, con il clima. Quando è triste, Rocco si accorge che suonare lo fa stare meglio, e cerca di coltivare quella passione. Il suo sogno lo fa entrare in un contrasto sempre più aspro con il padre. Tanti equivoci e incomprensioni devono passare prima che tutto si chiarisca, e che Rocco, dall’America, gli dedichi un affettuoso saluto. Rocco Granata è ormai noto a livello internazionale, e la canzone “Marina” lo ha fatto conoscere in tutto il mondo… A cinquant’anni dalla prima esecuzione si può dire che “Marina” è un brano capace di segnare un periodo storico, un’atmosfera, un gusto musicale. Voluto dal vero Rocco Granata, il copione racconta la storia di un ragazzino, delle sue difficoltà da figlio di emigrante, della volontà che gli ha permesso di arrivare al successo. Ci sono molti fatti autentici: i dolori della famiglia, le difficoltà di essere ‘stranieri’, la nostalgia del ritorno a casa, che mostrano le difficoltà dei migranti e la volontà, comunque, di crearsi caparbiamente un futuro. Per questo il film, oltre a ricordarci come è nato un brano musicale caro a molti che hanno vissuto quel periodo è anche un modo per riflettere su un passato che ha visto anche noi italiani prendere la strada dell’emigrazione e farci considerare con più umanità il presente.

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