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1917

di Sam Mendes

 

(1917) REGIA: Sam Mendes. SCENEGGIATURA: Sam Mendes, Krysty Wilson-Cairns. INTERPRETI: George MacKay, Dean-Charles Chapman, Mark Strong, Andrew Scott, Richard Madden, Colin Firth, Benedict Cumberbatch, Claire Duburcq, Teresa Mahoney. FOTOGRAFIA: Roger Deakins (Formato: Cinemascope/Colore).  MUSICA: Thomas Newman. PRODUZIONE: Amblin Partners, Neal Street Productions. DISTRIBUZIONE: 01 Distribution. GENERE: Drammatico. ORIGINE: Gran Bretagna. ANNO: 2020.  DURATA: 110’.

 

La storia del mondo è fatta di tanti anni che si susseguono senza particolari sussulti e alcuni in cui sembrano concentrarsi energie, rivoluzioni, grandi cambiamenti. Lo stesso che accade nel microcosmo delle nostre vite, insomma, con alcuni giorni diversi dagli altri, in cui sembra che il tempo viaggi più velocemente. Una di queste date è il 1917, anno cruciale per la storia della Prima guerra mondiale, con l’entrata in guerra degli Stati Uniti, la rivoluzione bolscevica e la conseguente uscita dal conflitto della Russia, pochi anni dopo diventata Unione Sovietica. In questi anni di omaggi e ricordi, a un secolo dalla Grande Guerra, il britannico Sam Mendes racconta nel suo film, 1917, un momento poco conosciuto, a suo modo piccolo, ma emblematico e cruciale per le battaglie di trincee del fronte occidentale. Come accaduto per la Seconda guerra mondiale a Christopher Nolan in “Dunkerque”, Mendes ha voluto omaggiare i suoi nonni, rievocare la memoria dei racconti tramandati di generazione in generazione nella sua famiglia. In particolare, in 1917 prende spunto dai racconti del nonno paterno, Alfred Mendes, scrittore impegnato per due anni sul fronte delle Fiandre. A due soldati britannici impegnati nel nord della Francia, molto giovani come tanti loro commilitoni della classe del ’99, venne affidata nel culmine della guerra – siamo nella primavera ’17 – la rischiosa missione di attraversare il territorio nemico per avvisare un loro battaglione di un’imminente imboscata dei tedeschi. Una missione quasi disperata, per salvare 1600 soldati britannici. Sam Mendes è uno dei grandi autori del cinema britannico contemporaneo, vincitore dell’Oscar per il suo esordio “American Beauty”, capace poi di dirigere negli ultimi anni alcuni capitoli convincente della serie di 007, ma prima (e soprattutto) alcuni gioielli come “Era mio padre” e “American Life”. Sam Mendes affronta un piccolo avvenimento all’interno di uno degli scontri più importanti per il destino dell’Europa, la battaglia di Passchendaele nelle Fiandre occidentali. L’obiettivo del regista è raccontare gli aspetti più terribili della guerra di trincea tipici della Prima Guerra Mondiale, insieme al coraggio eroico dei due protagonisti capaci di sopportare le terribili vicissitudini che la loro missione richiede. La grande spettacolarità delle scene di azione, una ricostruzione estremamente attenta ai dettagli e un cast straordinario completano 1917 che ha raccolto tra gli altri il premio Oscar Colin Firth e Benedict Cumberbatch.

* Sam Mendes torna alla regia dopo quattro anni di assenza dallo 007 “Spectre” e lo fa con un meraviglioso film di guerra, girato in quello che sembra essere un lungo incredibile, meraviglioso piano sequenza. Il suo racconto della guerra è dettagliato, crudo, ma veritiero, la sensazione è quella di combattere insieme ai protagonisti, soffrire con loro e percepire tutte le atrocità che vivono e vedono. In un contesto in cui il fine è salvare la vita, i due protagonisti del film, compiendo la loro missione, ricordano allo spettatore quanto la guerra sia crudele e ingiusta e mai risolva i problemi per cui è stata fatta, ma ne crei, anzi, altri e nuovi, oltre a tanto indicibile dolore.

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