RICHARD JEWELL
di Clint Eastwood
(Richard Jewell) REGIA: Clint Eastwood. SCENEGGIATURA: Billy Ray. INTERPRETI: Sam Rockwell, Olivia Wilde, Jon Hamm, Kathy Bates, Paul Walter Hauser, Nina Arianda, Ian Gomez, Deja Dee, Wayne Duvall, Mike Pniewski, Mitchell Hoog, Niko Nicotera, Billy Slaughter, Dylan Kussman. FOTOGRAFIA: Yves Bélanger (Formato: Cinemascope/Colore). MUSICA: Arturo Sandoval. PRODUZIONE: 75 Year Plan Productions, Appian Way, Misher Films, The Malpaso Company, Warner Bros. DISTRIBUZIONE: Warner Bros. GENERE: Drammatico. ORIGINE: USA. ANNO: 2020. DURATA: 129’.
Richard Jewell, ultima fatica di un regista complesso e poliedrico come Clint Eastwood, prende il titolo dal nome della guardia giurata che nel 1996, durante i giochi olimpici di Atlanta, salvò moltissime vite umane, scoprendo per primo la bomba piazzata nel Centennial Park e facendo evacuare rapidamente le persone presenti nel celebre parco della città della Georgia. Bastarono però pochi giorni per trasformare Jewell da eroe a sospettato numero 1 dell’FBI, che stava indagando sul fallito attentato. Diffamato dalla stampa e vilipeso dall’opinione pubblica, la vita dell’uomo andò in frantumi. Per dimostrare la sua innocenza, Richard Jewell (Paul Walter Hauser) decise di rivolgersi a Watson Bryant (Sam Rockwell) avvocato anti-establishment, il quale si ritrovò ad affrontare una causa al di sopra delle sue possibilità, ma deciso a ripulire il nome del suo cliente a ogni costo. Il film è basato sull’articolo “American Nightmare – The Ballad of Richard Jewell” di Marie Brenner apparso su Vanity Fair. Le riprese dei concerti e delle scene dei bombardamenti si sono svolte negli stessi luoghi dell’incidente originale del Centennial Olympic Park di Atlanta. Le riprese della scena del bombardamento sono state realizzate durante il 23° anniversario del tragico evento; infatti, la maggior parte delle scene sono state girate nelle stesse date delle Olimpiadi del 1996. Nota curiosa: in tutti i loghi dei Giochi Olimpici di Atlanta presenti nel film mancano i 5 anelli, perché il Comitato Olimpico Internazionale non ne ha permesso l’uso per proteggere il copyright del simbolo.
* Continua l’attenzione di Eastwood per i film legati a storie vere, dal forte spunto biografico e morale, un filone ben perseguito dal regista da “Bird”, che raccontava la vita del jazzista Charlie Parker e che continuava con opere come “J. Edgar” sul controverso capo dell’FBI Hoover o “Sully” sul pilota Chesley Sullenberger. Questa volta la sua attenzione si è rivolta ad un uomo “normale”, una guardia della sicurezza con problemi di peso e malata di diabete. Uno come tanti che però durante le Olimpiadi di Atlanta notò uno zaino sospetto, dove un attentatore – che poi si scoprì essere un razzista e suprematista bianco – aveva preparato una bomba che potenzialmente avrebbe potuto fare decine di morti. Quello che ne segui, sotto l’impulso soprattutto della stampa e dei media, induce a una profonda riflessione sul potere di questi mezzi che possono trasformare la realtà e manipolare l’opinione pubblica.In questo modo un gesto di umanità viene manipolato e trasformato causando sofferenze e danni incalcolabili alle persone. Un altro racconto morale in cui il regista affronta temi scottanti e attuali senza il timore di sporcarsi le mani, ma anzi, con un impegno e una volontà che gli fanno onore.