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BLINDED BY THE LIGHT
(Travolto dalla musica)

di Gurinder Chadha

 

(Blinded by the Light) REGIA: Gurinder Chadha. SCENEGGIATURA: Gurinder Chadha. INTERPRETI: Viveik Kalra, Kulvinder Ghir, Meera Ganatra, Nell Williams, Aaron Phagura, Hayley Atwell, Rob Brydon, Dean-Charles Chapman, Sally Phillips. FOTOGRAFIA: Ben Smithard (Formato: Cinemascope/Colore).  MUSICA: A.R. Rahman. PRODUZIONE: Bend It Films, Ingenious Media, Levantine Films. DISTRIBUZIONE: Warner Bros. GENERE: Commedia. ORIGINE: Gran Bretagna. ANNO: 2019.  DURATA: 114’ – Junior Cinema: Teens – Young

 

Trovare la propria voce unica e farla sentire mentre si combatte contro pregiudizi e discriminazioni sembra essere stato uno dei temi più forti del programma del Sundance Film Festival 2019. La regista di “Sognando Beckham” e “What’s Cooking?”, Gurinder Chadha, si unisce a questa tendenza in Blinded by the Light, un adattamento delle memorie del giornalista Sarfraz Manzoor. “Non preoccuparti, amico”, come affermano gli inglesi, il film è ben lungi dall’essere un biopic crudo e grintoso sulla disillusione che la vita inevitabilmente porta, anche se è ambientato durante uno dei decenni più desolati della storia recente del Regno Unito, e la discriminazione non è una cosa da ridere. Chadha porta in questo suo lavoro molto umorismo, calore e anche sequenze di street dance (il film ricorda per certi versi  il suo “Matrimoni e pregiudizi” o “Billy Elliot” di Stephen Daldry), creando quella che potrà non essere la storia più originale, ma è sicuramente spensierata e incoraggiante. Gran parte del merito va anche alle canzoni di Bruce Springsteen, che prestano alcuni potenti ed energici accordi a questa commedia di formazione. Luton alla fine degli anni ’80 non è il posto più bello dove vivere. La crisi economica è acuta e i sentimenti nazionalistici sono in crescita, etichettando il sedicenne Javed, i suoi genitori che lavorano sodo e le sue sorelle come “Pakis”. La discriminazione assume qui varie forme e intensità: i genitori dell’amico di Javed, che sono fedeli sostenitori dei Tory, lo trattano come un’aggiunta “esotica” all’entourage della figlia, altri studenti inseguono Javed e il suo amico sikh fuori da un bar, e un punk locale sarebbe più che felice di spaccargli quella sua faccia un po’ diversa. Ma essere figlio di immigrati non è l’unica – e sicuramente non la più importante – cosa che faccia risaltare Javed. Ha uno straordinario talento per la letteratura (stimolato dal suo insegnante di inglese), oltre a un gusto particolare per la musica, almeno secondo i suoi compagni e il suo migliore amico. Ma quando questo gli fa conoscere la musica del “Boss”, Bruce Springsteen, Javed scopre dei parallelismi con la sua vita da classe operaia nei potenti testi delle sue canzoni. Mentre Javed scopre una via d’uscita catartica ai suoi sogni repressi, comincia anche a trovare il coraggio di esprimersi con la sua voce unica. Bruce Springsteen potrebbe essere un bardo del passato, ma a Javed non interessano le tendenze effimere. Come ogni bravo scrittore, è in grado di vedere le cose in un contesto più ampio e profondo. Inoltre, ha semplicemente bisogno di un eroe a cui guardare, e che possa dargli forza in qualche modo.

* Blinded by the Light – Travolto dalla musica, ispirato dalla musica e dai testi delle canzoni senza tempo di Bruce Springsteen, è una gioiosa storia di coraggio, amore, speranza, famiglia e della capacità unica della musica nell’elevare lo spirito umano. Il film, vincitore alla 49° edizione del Giffoni Film Festival, non si presenta solo come un racconto frizzante a colpi di rock, ma affronta anche i temi del multiculturalismo, dell’integrazione e del dialogo genitori-figli. Si ride e si riflette sulle note di Springsteen.

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