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LA FATTORIA DEI NOSTRI SOGNI

di John Chester

 

(The biggest little farm) REGIA: John Chester. SCENEGGIATURA: John Chester, Mark Monroe. INTERPRETI: John e Molly Chester. FOTOGRAFIA: John Chester (Formato: Cinemascope/Colore).  MUSICA: Jeff Beal. PRODUZIONE: FarmLore Films. DISTRIBUZIONE: Teodora. GENERE: Documentario. ORIGINE: USA. ANNO: 2019.  DURATA: 91’- Junior Cinema: Teens – Young.

 

La Fattoria dei nostri Sogni, realizzato da John Chester, racconta l’incredibile storia vera di John e Molly Chester, coppia in fuga dalla città per realizzare il sogno di una vita, quello di costruire dal nulla un’enorme fattoria seguendo i criteri della coltivazione biologica e di una completa sostenibilità ambientale. Tra mille difficoltà, momenti esaltanti e cocenti delusioni, i due protagonisti impareranno a comprendere i ritmi più profondi della natura, fino a riuscire nella loro formidabile impresa…Uscito a maggio in appena 5 sale, è diventato il caso cinematografico dell’anno negli Stati Uniti, scalando il box office solo grazie al passaparola e agli osanna dei critici. Questo perché è il diario di bordo di un’utopia possibile, in questo nostro mondo affamato di utopie. Di fatto, il film  è molto di più di un documentario, è  un manuale di speranza sulla convivenza possibile tra uomo e natura, la prova in vitro che puntare su agricoltura biologica e completa sostenibilità ambientale non è un esercizio da illusi. John è un cameraman che gira per il mondo per riprendere grandi scenari naturali. Sua moglie Molly è una cuoca e blogger specializzata in cucina salutare a base di materie prime coltivate e allevate con tutti i sacri crismi. Il loro sogno è costruire una fattoria da fiaba, dove far crescere animali e piante in perfetto equilibrio con la natura. La spinta finale per decidersi a fare il grande passo viene loro da un cane, il trovatello Todd, che abbaia tutto il giorno quando i padroni sono fuori casa e costa alla coppia uno sfratto esecutivo dalla loro casetta di Santa Monica. È l’inizio di una grande avventura: John e Molly acquistano 200 acri di terreno abbandonato a un centinaio di chilometri da Los Angeles e decidono di diventare coltivatori e allevatori, puntando alla massima varietà e diversificazione delle specie animali e vegetali in un habitat – la California rurale – rassegnato alle monoculture intensive. È iniziata così, con una fuga per amore di una bestiola, l’avventura di John e Molly, ma quella scelta azzardata di coltivare la terra, allevare animali e raggiungere l’armonia con la natura è diventata una vera e propria ragione di vita. Oltre a documentare determinazione, sfide, successi, fallimenti, speranze, frustrazioni e gioie il film possiede una grande qualità narrativa e cinematografica, capace di tenere lo spettatore con il fiato sospeso – riusciranno i nostri eroi a far fronte alla nuova catastrofe? – individuando tra gli animali dei veri e propri personaggi da approfondire, fotografando quel misterioso legame che nasce tra l’uomo e la natura quando cominciano a parlare la stessa lingua.

* Se il “New York Times” ha definito il film «una lezione gioiosa e avvincente sulla convivenza ancestrale tra uomo e natura» e il “New York Post” «un tributo appassionato e pieno di speranza al cerchio della vita», La fattoria dei nostri sogni è anche un romantico omaggio, forse involontario ma non per questo meno efficace, all’amore di due partner che da anni condividono obiettivi e ideali relativi non solo alla loro vita, ma anche alla natura. Attraversando momenti molto difficili, superando enormi difficoltà, affrontando dolorose perdite causate a volte anche dalla loro inesperienza, John e Molly sono diventati ancora più forti e uniti sognando insieme e supportandosi a vicenda.

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